Zaccheroni: "Lazio e Inter, due stagioni della mia vita. Stankovic come un figlio"
A qualche giorno da Lazio-Inter, Alberto Zaccheroni ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, nel corso della quale ha ripercorso alcune tappe della sua carriera, in particolare le due esperienze vissute sulla panchina biancoceleste e nerazzurra: "Due stagioni della mia vita. Alla Lazio sono subentrato a Dino Zoff dopo tre pareggi, due in casa, uno fuori. All’Inter ho sostituito Hector Cuper dopo sei giornate. Non è facile salire in corsa, le squadre vanno programmate in primavera e nei ritiri estivi vedi e capisci le vere potenzialità dei giocatori. Si muovono liberi dalla paura del risultato, del posto da titolare, del voto sul giornale. Nelle partite amichevoli sono spensierati, puoi anche proporre qualche cambio di ruolo in base alle caratteristiche".
"Chi mi è rimasto nel cuore? Se proprio mi costringe, un nome lo faccio: Dejan Stankovic. Per me era come un figlio, un ragazzo generosissimo. Quando sono arrivato alla Lazio non giocava e mi ha detto: 'Io sono qui, se ha bisogno di un portiere faccio anche quello'. L’ho liberato dai vincoli tattici, doveva sprigionare la sua energia e la sua qualità. Per lui ho fatto uno strappo, una cosa unica nella mia carriera".
Infine, due parole su Simone Inzaghi: "Un ragazzo d’oro. Disponibile, educato, gentile, un professionista. Quella volta ha fatto il gol del 4-2. Poi è diventato un bravissimo allenatore".