Serie A, un campionato senza pazienza: gli allenatori durano massimo un anno

La stagione 2024/25 di Serie A è stata segnata da un autentico valzer di panchine: ben 18 allenatori su 20 sono in carica da meno di un anno. Un dato che fotografa perfettamente l’instabilità cronica del nostro calcio, dove il tempo per lavorare è un lusso sempre più raro. Dopo un’estate all’insegna della rivoluzione tecnica - con 11 nuovi allenatori presentati tra giugno e luglio la maggior parte dei progetti ha avuto vita breve.
Emblematici i casi di Thiago Motta, durato appena nove mesi alla Juventus, e di Paulo Fonseca, sostituito a dicembre da Conceiçao al Milan. Due big che hanno scelto di cambiare rotta in corsa, a dimostrazione di quanto fragile sia oggi la figura dell’allenatore, persino ai vertici. La Serie A resta dunque una delle leghe meno pazienti al mondo: secondo uno studio del CIES, la permanenza media in panchina è di soli 392 giorni. Peggio fa solo la Serie B, con una media di appena 209 giorni.
Un abisso rispetto ad altri campionati europei: in Premier League gli allenatori resistono in media 777 giorni, in Liga addirittura 834. E poi ci sono le eccezioni, quasi leggendarie, come Guardiola al City, Simeone all’Atletico Madrid o Schmidt all’Heidenheim, tecnico da 17 anni alla guida dello stesso club.