Meghni, ecco i "segreti" delle sue cure

20.04.2010 12:18 di  Riccardo Mancini   vedi letture
Fonte: Riccardo Mancini - lalaziosiamonoi.it
Meghni, ecco i "segreti" delle sue cure
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© foto di Federico De Luca

La settimana del ritorno. Dovrebbe essere proprio questa la settimana in cui il centrocampista della Lazio, Mourad Meghni, farà ritorno nella Capitale dopo il tour de force che lo ha visto trascorrere questi mesi (dal 26 dicembre ad oggi), prima in Angola per la Coppa d'Africa con la sua Algeria, poi a Cannes in una clinica specializzata ed infine a Doha, capitale del Qatar, per curare il "male" che lo affligge ormai da tanto, troppo tempo. L'ennesimo infortunio, stavolta un problema al tendine rotuleo del ginocchio sinistro riscontrato già durante la scorsa estate, ne ha condizionato la stagione. Mourad era partito per il ritiro di Auronzo di Cadore con la voglia di ritagliarsi finalmente un posto da protagonista nella Lazio e nello scacchiere tattico di mister Davide Ballardini, il quale, nelle prime prove tattiche, lo aveva addirittura utilizzato come esterno offensivo del 4-2-3-1. Ma già a luglio il ginocchio cominciava a fare le bizze e capricci. E' andato avanti senza proferire parola. Ha stretto i denti. Non voleva fermarsi nuovamente, non voleva perdere tempo. Ma le occasioni per mettersi in mostra e dimostrare il proprio valore sono state, ancora una volta, poche ed, in questo senso, anche lui, ci ha messo del suo. Le migliori prestazioni stagionali contro il Levski Sofia in Europa League (ha siglato anche il gol del 3-0) e contro il Genoa in campionato il 13 dicembre avevano fatto ben sperare. Ma il fastidio continuava a tormentarlo. A quel punto, lo staff sanitario biancoceleste decise di sottoporre il numero 23 franco-algerino per un certo periodo di tempo, a sedute di Mesoterapia, una cura chiamata anche intradermoterapia distrettuale. Tale tecnica, ideata dal medico francese Michel Pistor nel 1952, si basa sulla somministrazione di un insieme di farmaci, a dosi molto piccole, mediante aghi sottili applicati a multiniettori, nella zona interessata dal dolore. E' importante sottolineare che per ottenere risultati soddisfacenti è necessario inoculare il farmaco a livello dermico e non a livelli più profondi. Nessuna infiltrazione tendinea, quindi, come invece era trapelato. La società, a quel punto, suggerì a Meghni di non partire per la Coppa d'Africa, gli chiese di evitare un simile sforzo che avrebbe potuto influire negativamente sul suo ginocchio. Ma il fantasista 26enne decise di provare comunque. Non voleva perdere un'occasione ed una vetrina così importante per mettersi in mostra in una competizione di livello internazionale, non voleva lasciarsi sfuggire la possibilità di dare una svolta decisiva alla propria carriera. Ma i problemi non hanno mai smesso di condizionarne le prestazioni e di frenarne la crescita. Per questo, al termine della rassegna iridata, è stato costretto a fermarsi ancora ed a proseguire le cure iniziate a fine 2009. Prima in Francia e poi in Qatar. Nel paese asiatico Meghni ha svolto le stesse medicazioni effettuate a Roma. Con il vantaggio, però, di trovarsi in un luogo caldo (temperature oltre i 30 °C), che gli permettesse un recupero più veloce ed efficace (il calore, infatti, è utile per la distensione di tessuti muscolari o tendinei contratti e in particolar modo aiuta a promuovere la mobilità e l’allungamento dei tessuti). Ora il tutto dovrebbe esser terminato. A giorni, quindi, farà il suo rientro nel Centro Sportivo di Formello. Lo aspettano lo staff medico e lo staff atletico della Lazio, pronti ad aiutarlo nel recupero della forma e nel ricondizionamento fisico. Mourad avrebbe voluto dare una mano ai propri compagni in questo finale di stagione incandescente. Non si sa se ce la farà. La sua stagione in maglia biancoceleste potrebbe essersi conclusa prima di Natale (20 dicembre a San Siro contro l'Inter). Ma lui non vuole rischiare di saltare anche il Mondiale. E' un appuntamento troppo importante. Potrebbe rappresentare davvero il momento decisivo della sua carriera. La Lazio studia la sua situazione. Vuole capire se potrà contare su di lui per i prossimi anni oppure se sia arrivato il momento di dividersi. I prossimi due mesi, in tal senso, saranno decisivi.

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