Lega Serie A, per l’ad ancora tutto in alto mare: divisione pure sul mercato

C’è il pericolo che la giornata di oggi in Lega Serie A porti a un nuovo nulla di fatto sul tema dell’ad. I candidati De Siervo, ad di Infront Italia, e Mammì, ex dirigente Sky, a parole sostengono di avere più dei 14 voti necessari per l’elezione, ma in realtà la spaccatura tra le società è profonda. Stamattina prima dell’Assemblea ci sarà una riunione informale del Consiglio per decidere se rinviare il tutto oppure no. Soltanto alla terza votazione il quorum scenderebbe a 11 voti, anche se una divisione netta non gioverebbe a nessuno con Miccichè che a quel punto potrebbe vagliare ipotesi alternative.
CONSIGLIERI E MERCATO - Senza l’ad è da escludere l’elezione dei nuovi consiglieri. Quelli in sostituzione di Fassone e Antonello, con l’Inter che rimarrà con Marotta, da decidere ancora se da consigliere federale o semplice consigliere di Lega. In questo secondo caso Baldissoni e Scaroni in lizza per il suo posto. In stand by anche la posizione di Brunelli, ad ad interim della Lega che Gravina vorrebbe come segretario generale in Federcalcio. Una fumata bianca potrebbe esserci sull’allungamento della sessione di mercato di gennaio al 31. Anche qui però il percorso è tortuoso, con Juventus e Inter contrarie alla modifica e una serie di altre società favorevoli all’adeguamento rispetto agli altri campionati europei.