Bove, le prime parole dopo il malore: "Ho riflettuto molto. Vorrei che tutti..."

16.12.2024 12:45 di  Simone Locusta   vedi letture
Bove, le prime parole dopo il malore: "Ho riflettuto molto. Vorrei che tutti..."
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Sembra passata una vita da quel Fiorentina - Inter. Adesso però il peggio sembra esser passato e Edoardo Bove vuole lasciarsi il malore alle spalle. Oggi è tornato a parlare pubblicamente per la prima volta. Infatti, il centrocampista della Viola ha scritto una lettera che ha pubblicato sui suoi profili social. Ecco di seguito il contenuto:

"Ciao a tutti, in questi giorni difficili ho avuto modo di pensare molto. Seppur la condivisione sui social non sia nella mia natura, vorrei esternare un pensiero che mi ha colpito nel profondo.
Lo spiacevole episodio avvenuto durante Fiorentina-Inter, mi ha dimostrato, ancor più di quanto pensassi, che il calcio è molto più di una partita, di un campionato, o di una carriera.

Il calcio è una comunità di persone, legate dalla stessa passione, che condividono momenti di gioia, commozione, rabbia, delusione e sofferenza. Proprio in questi momenti mi rendo conto di quanto questo sport sia genuino, di quanto, al dì la dei risultati, della competizione o della concorrenza siamo tutti uniti.
Uniti da un legame che a maggior ragione, una volta creato, si rafforza nei momenti di difficoltà, diventando quasi indissolubile.
Un legame che ti trasmette amore ed emozioni difficili da spiegare.
Un legame che ti da la forza di superare qualsiasi ostacolo.

Ne parlo perché l’ho vissuto sulla mia pelle in questi giorni:
L’affetto che ho ricevuto, il calore dei tifosi, il supporto da parte dei compagni e degli avversari, la vicinanza di TUTTO il mondo del calcio è stato un qualcosa che mi ha dato una forza ed un coraggio incredibili. Mi sono sentito circondato da un’energia positiva che mi ha permesso di rimanere tranquillo, di non sentire la solitudine che spesso è presente in questo tipo di difficoltà.
Per questo motivo, vorrei che tutti ci impegnassimo a non dimenticare la vera essenza del nostro sport, a non lasciarci offuscare troppo dal suo lato commerciale e a non dare per scontato il suo spirito autentico. Perché nonostante tutto, quello che è successo domenica è la testimonianza della parte genuina del calcio: quella che si nutre di emozioni vere, di storie personali e di un forte legame tra chi gioca e chi tifa.

Detto questo, sono veramente grato di appartenere a questo mondo e vi ringrazio dal profondo del cuore per l’affetto e la vicinanza che mi avete dimostrato!
Io sto bene e questa è la cosa più importante!

Ci vediamo presto…
In Campo!
Edo"