Biglia: "Giocare in Italia è dura, ma io non smetto mai di lottare! Mondiale? Sapevo che Sabella mi avrebbe convocato..."

Pubblicato il 14/05 alle 21:35
15.05.2014 06:45 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
Biglia: "Giocare in Italia è dura, ma io non smetto mai di lottare! Mondiale? Sapevo che Sabella mi avrebbe convocato..."
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© foto di Federico Gaetano

“Sapevo già che Sabella mi avrebbe convocato al Mondiale, me lo ha detto quando è venuto a Roma per vedermi giocare (in occasione di Lazio-Verona, ndr)”. Così Lucas Biglia commenta ai media argentini la chiamata del ct della Nazionale albiceleste. “Abbiamo parlato un po' di tutto - prosegue il playmaker ex Anderlecht - del calcio italiano, della mia vita privata e dell'Italia". Di seguito l'intervista integrale.

Quando tornerai in Argentina?

“Domenica ci sarà l'ultima partita di campionato con il Bologna e poi, lunedì notte, partirò per Argentina”.

Probabilmente verrai schierato nella formazione titolare...

“Io sono tranquillo, il primo obiettivo era quello di andare al Mondiale. Sicuramente l'obiettivo sarà quello di ottenere un posto da titolare in squadra”. 

La tua famiglia vive tutto questo come un sogno? La Lazio, il Mondiale...

"E' stato sempre un sogno! Ma è dura, perché a volte accadono cose che non ti aspetti. Questo è un Paese dove giocare a calcio è molto difficile. Ci sono molti buoni giocatori, ma io e chi mi sta intorno non smettiamo mai di sognare e di lottare". 

Qual è il tuo ruolo ideale?

 "Sono sempre stato un centrocampista centrale, ma io giocherò ovunque mi chiederà Sabella”.

Quali sono i punti di forza dell'Argentina?

"La velocità di Di Maria, la potenza di Aguero. Poi c'è Higuain che è un bomber e Messi: sappiamo tutti che è il migliore del mondo. Molti infortunati? La cosa positiva è che c'è tempo per recuperare, ma alcuni di loro arriveranno con qualche acciacco”.