Zaccagni alla Lazio, duttilità al servizio di Sarri: la creatura di Juric ha fatto il grande salto
“E' cresciuto in modo allucinante. Ricordo il ritiro di un anno e mezzo fa e lo vedo adesso: sembra davvero diverso. Ha più gamba, più lucidità. E' arrivato a grandi livelli, tanti punti sono arrivati per merito suo. E' un leader di questa squadra, ma ha ancora margini di miglioramento". A inizio 2021, Ivan Juric parlò così di Mattia Zaccagni a gennaio 2021. Di tempo ne è passato e diverse cose sono cambiate. Oggi il fantasista nato a Cesena è un nuovo calciatore della Lazio ed è diventato una delle tante frecce dell’arco di Maurizio Sarri. La società biancoceleste è riuscito a strapparlo all’Hellas Verona nel corso dell’ultimo giorno di calciomercato. La creatura inventata e plasmata da Juric ha fatto finalmente il grande salto. Dopo aver trascinato il Verona da leader dalle categorie inferiori alla Serie A ed essere entrato nel giro della Nazionale, il numero 10 alza la sua asticella. Il Comandante è pronto ad accoglierlo e sa quanto può dare in più alla squadra.
LA DUTTILITÀ DI ZAC - Dopo 146 presenze condite da 15 gol e 22 assist, Mattia ha salutato l’Hellas per approdare nella Capitale. In Veneto c’è chi lo chiama l’ingrediente segreto di Juric per la sua esplosione, nel corso di poche stagioni, con l’allenatore croato. Zaccagni è stato la carta in più del Verona per diverse stagioni. Punto di riferimento del 3-4-2-1 come fantasista e rifinitore dietro la punta. Era quello il ruolo di Zac con gli scaligeri, ma il giocatore ha dimostrato più volte di poterne coprire tanti altri. L’ex Cittadella nasce come esterno di un tridente abile nel rientrare sul piede preferito, il destro, e distribuire il gioco o imbeccare la prima punta. Non solo. L’ormai ex numero 10 di Di Francesco può giocare da trequartista sfruttando la sua grande fantasia e la sua abilità negli inserimenti. È proprio la sua grande qualità che gli consente di occupare diverse posizioni sul terreno di gioco. All’occorrenza può giocare anche da mezzala in un centrocampo a tre, ovviamente con scarsi compiti difensivi e tanta qualità da aggiungere al reparto offensivo. La partita emblematica della duttilità di Zac è Atalanta-Verona del 28 novembre 2020. Gli scaligeri espugnano Bergamo dando una lezione di calcio agli uomini di Gasperini. Il nuovo acquisto della Lazio inizia il match da rifinitore del tridente di Juric. Nella ripresa il tecnico, in emergenza di uomini, è costretto a correre ai ripari e sposta il fantasista di Cesena come quinto di sinistra del suo centrocampo. Mattia fornisce una prestazione eccellente che diventa perfetta con il gol messo a segno al minuto 83 che fissa il risultato sul 2-0 e chiude la gara. La duttilità, il carisma e la classe di Zaccagni adesso spostano il proprio raggio di azione, dal Bentegodi all’Olimpico, da Verona a Roma, i tifosi e il club lo aspettano a braccia aperte.