Lazio, Zauri: "A questi cali non c'è una risposta. Fiorentina? Ha un punto debole..."
Lo Stadio Olimpico è pronto a ospitare un match nel segno del bel 'giochismo'. La partita tra Lazio e Fiorentina, infatti, offre una sfida nella sfida tra Maurizio Sarri e Vincenzo Italiano, due allenatori appartenenti a generazioni differenti, ma che propongono un calcio che ha alla base un ritmo elevato, difese alte e aggressive e, soprattutto, l'obiettivo di regalare un vero e proprio show. Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, il doppio ex Luciano Zauri ha analizzato la sfida di lunedì con particolare attenzione al momento della Lazio.
Che peso avrà la sconfitta di Rotterdam contro la Fiorentina?
"Le sconfitte tolgono certezze, figuriamoci in Champions League, ma è anche vero che giocare subito un'altra partita può essere utile per dare la scossa. Questa tra l'altro è anche una sfida importante per la classifica. La Fiorentina si sta giocando questo quarto posto, vuole l'Europa e quindi la serata di lunedì acquista ancora più valore".
Negli anni sono cambiati allenatori e giocatori, ma la Lazio continua a vivere questi crolli improvvisi. Tu che hai vestito per anni questa maglia, hai trovato una spiegazione?
"Anche lo scorso anno la Lazio ha avuto dei cali inaspettati. A me è capitato sia da calciatore che da allenatore, ogni volta cerchi di trovare una risposta a questa domanda, ma spesso ti rendi conto che non esiste. Prima di ogni partita si fanno sempre le stesse cose, ci si prepara nel dettaglio durante la settimana e non posso pensare che la Lazio non lo faccia con attenzione, soprattutto prima di una partita europea. E' chiaro, però, che i fatti dicono altro e la squadra ha affrontato questa partita quasi senza scendere in campo. La risposta secondo me non c'è, ma è normale che ora bisogna reagire".
Quali sono i punti deboli della Fiorentina di Italiano? Dove la Lazio potrà fare più male?
"La Fiorentina è una squadra che gioca molto bene a calcio e che sicuramente non si nasconderà, ma verrà avanti a viso aperto e con grande aggressività. Questa è un'arma a doppio taglio, una situazione che la Lazio dovrà saper sfruttare. In fase difensiva si verranno a creare molti duelli, ma soprattutto loro tendono a difendere molto alti con i centrali. La squadra di Sarri può sopperire a questa aggressività sfruttando gli spazi che si vengono a creare alle spalle dei difensori. Ha giocatori che lo sanno fare bene come Felipe Anderson, Zaccagni e chiaramente Immobile. Ci sono tutte le armi per poter far male alla Viola".
A proposito di Immobile. Come te lo spieghi questo momento che sta vivendo? Reputi sia un calo dovuto all'età o una questione legata all'aspetto psicologico e fisico?
"Gli attaccanti vivono del gol. Sono una razza molto strana, hanno poco equilibrio. Il gol è il loro pane: quando non riescono a trovare la rete cambiano del tutto. Per Immobile, però, parlano i numeri e la rete l'ha sempre trovata. Allo stesso tempo bisogna anche ammettere che dal punto di vista fisico ha attraversato tante problematiche in questi mesi e ha avuto pochissima continuità di allenamento. Lui è un giocatore che vive di generosità. Secondo me è il periodo più difficile da quando veste la maglia della Lazio".
Per quanto riguarda i nuovi acquisti: c'è qualcuno che ti ha stupito e uno da cui ti aspetti di più?
"Mi piace moltissimo Guendouzi per quello che ha lasciato intravedere. Anche lui ha alternato delle buone prestazione ad altre meno, ma il suo valore non si discute. E' normale che vanno messe a posto alcune situazioni. A non trovare lo spazio che immaginava è Kamada, un po' per demerito suo e un po' per le prestazioni altalenanti della squadra. Sta pagando sicuramente l'abbondanza che c'è in mezzo al campo e questa discontinuità sta rallentando la sua crescita".
All'Hamrun Spartans stai allenando Federico Marchetti. Come sta?
"Sta bene. Ha accusato un problemino fisico, per fortuna non grave, ma lo ha tenuto fermo per un po'. Noi ci alleniamo sul sintetico e questo non lo aiuta. Però ha una grande motivazione!".
Pubblivato il 28/10
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