Lazio, tra integralismo e abitudini: Sarri ha trovato la quadra del cerchio
RASSEGNA STAMPA - La Lazio scopre il suo Sarrismo. Dopo due mesi di alti e bassi, la squadra biancoceleste sembra aver trovato un proprio equilibrio. Maurizio Sarri ha stravolto gerarchie e abitudini a cominciare dal modilo con l'addio al 3-5-2 e il passaggio al 4-3-3. Modo di giocare e compiti sono inevitabilmente cambiati con i giocatori chiamati a fare tante cose nuove. Ci è voluto un po' per capire come applicare le idee del tecnico, ma alla fine si sembra arrivati a una soluzione. La squadra ha fatto notevoli passi avanti e anche l'allenatore è sembrato meno rigido e integralista. Come sottolinea l'edizione odierna de Il Messaggero, il mister è severo ma meno duro e rigido. Sarri ha capito che i discorsi individuali servivano a poco e si è aperto senza filtri a tutti come ha sempre amato fare. Maurizio lascia più libertà ai giocatori di unire agli schemi nuovi le abitudini degli ultimi cinque anni. Tradotto: ammesso il contropiede e il lancio lungo, se utile a fare risultato in attesa di riuscire a palleggiare meglio e a correre meno a vuoto. La squadra lo ripaga con una partita intensa, a duemila, il pressing forsennato e nessun timore di duellare uno contro uno. Sull'applicazione, l'intensità e il sacrificio, però, nessun passo indietro ma anzi il continuo richiamo a dare sempre di più. Sarri finalmente può godersi una Lazio, che esce rinfrancata con un successo e un pareggio convincenti da una settimana che poteva rivelarsi orrenda. Il passaggio a una squadra sempre più Sarriana sarà graduale, si sapeva, anche perché molti calciatori della rosa sono maturati e si sono affermati proprio con Inzaghi. Dopo cinque anni è dura cambiare tutte le abitudini in così poco tempo. Un passo alla volta, ma stavolta la Lazio sembra aver fatto quelli giusti.