Torrisi chiarisce: “Chiedo scusa, ho grande rispetto la Lazio. Caicedo? Lo vedrei bene sul ring”
Un suo tweet al termine di Crotone - Lazio ha fatto infuriare i tifosi biancocelesti. Al centro del dibattito, l'esultanza di Ciro Immobile e la situazione legata ai tamponi per il Covid-19 a cui si è sottoposto il gruppo guidato da Inzaghi. Salvatore Torrisi, telecronista di wrestling per Sky, si era espresso sull'intricato caso, lasciandosi andare a una battuta provocatoria che non è passata inosservata agli occhi dei sostenitori della squadra. Questi hanno letteralmente invaso i suoi profili social, criticandolo aspramente. Intervenuto ai nostri microfoni, il giornalista ha chiarito la sua posizione, rinnovando le scuse nei confronti di chi si è sentito offeso dalle sue parole:
Cosa è accaduto sui social?
"Purtroppo sabato pomeriggio ho fatto una battuta un po’ provocatoria sull’esultanza di Immobile durante Crotone-Lazio. Sono stato indubbiamente superficiale, perché non conoscevo tutti gli sviluppi della vicenda e non ho saputo valutare né il momento di tensione che stanno vivendo i tifosi della Lazio né il mio ruolo di personaggio semi-pubblico, che deve prestare ancora maggior attenzione a come si esprime. Garantisco però che non avevo nessuna intenzione né di emettere sentenze (cosa che ovviamente non compete a me), né di essere offensivo verso la Lazio e i suoi tifosi. Mi spiace che molti non abbiano colto lo spirito della mia battuta e mi abbiano insultato pesantemente sui miei account, io ho sbagliato ma certi eccessi non sono tollerabili, soprattutto quando in mezzo vengono messe la sfera professionale e quella privata. Sono tuttavia riuscito a chiarirmi con diversi tifosi più ragionevoli, dei quali ho apprezzato l’educazione e la disponibilità al confronto. Rinnovo le mie scuse a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalla mia battuta e ribadisco che non ho assolutamente nulla contro la Lazio, Ciro Immobile e i suoi tifosi. Dopo questo brutto episodio, starò senza dubbio attento a maneggiare i social con più cura e a non eccedere nei toni, neanche scherzosamente".
Che ne pensi di Immobile?
"Ciro è un attaccante tra i più forti d’Europa, i numeri parlano per lui. Ha dimostrato di saper segnare in ogni modo e con una continuità impressionante. Penso che la sua qualità principale sia la prontezza di riflessi con cui sa leggere il gioco, cosa che gli permette di guadagnare quella frazione di secondo rispetto ai difensori avversari che spesso risulta letale. Apprezzo particolarmente anche le sue doti da assist-man, abbastanza rare per i bomber come lui che spesso sono egoisti. Non è il caso di Ciro, che negli anni si è evoluto in un centravanti a tutto tondo, degno della Scarpa d’oro che ha conquistato al termine della scorsa stagione. Mi auguro che dopo aver dimostrato di saper incidere anche in Europa League e in Champions, ci regali tante gioie l’estate prossima con la maglia azzurra. Sarebbe la sua consacrazione definitiva".
Che rapporto hai con i tifosi della Lazio?
"Prima del brutto episodio dell’altro giorno, non avevo mai avuto alcun problema. Anzi, ho diversi laziali tra i miei contatti sui social e mi sono sempre confrontato con rispetto con ognuno di loro. Anche perché chi mi segue sa che ho sempre riconosciuto i meriti della squadra di Inzaghi, anche quando ha dato dei dispiaceri alla mia Juventus, come in occasione della finale di Supercoppa dell’anno scorso, vinta dalla Lazio con pieno merito e grazie a una splendida prestazione. Ovviamente non apprezzo gli estremisti o chi contamina il proprio tifo con deviazioni politiche, ma questo vale per ogni tifoseria".
Pensi che l'anno scorso la Juve avrebbe vinto lo scudetto comunque se non fosse stata interrotta la stagione per la pandemia?
"Non è possibile saperlo con certezza, perché non esiste la controprova. Di certo prima della sospensione forzata del campionato, la Lazio era la squadra più in forma. Se ben ricordo era a solo 1 punto dalla vetta e sembrava in stato di grazia. Inoltre avrebbe potuto godere del vantaggio di giocare 1 sola partita a settimana, a differenza delle rivali che erano impegnate nelle coppe. La sospensione ha sconvolto tutto, anche perché dopo la ripresa tutti hanno dovuto giocare ogni 3 giorni e le rose più ampie hanno probabilmente avvantaggiato Juve e Inter. Impossibile dire come sarebbe andata se non ci fosse stata la sospensione, ma da tifoso juventino posso dire senza problemi che avrei preferito correre il rischio di non vincere lo scudetto, se questo avesse significato non dover affrontare il terribile incubo della pandemia di Covid 19 che, purtroppo, ancora ci attanaglia".
Soddisfatto del progetto Pirlo sulla panchina della Juve?
"Si tratta sicuramente di una scommessa affascinante ma rischiosa. Andrea Pirlo è un uomo di straordinaria intelligenza calcistica e non solo, ma non ha alcuna esperienza in panchina e inevitabilmente sta pagando lo scotto dell’esordio alla guida di un club così importante, che storicamente non ammette anni di transizione e per di più viene da 9 scudetti consecutivi. Le idee di Pirlo mi sembrano interessanti, ma necessitano di tempo e disponibilità di tutti i giocatori per essere applicate fruttuosamente. Qualcosa si sta cominciando a vedere nelle ultime partite, ma il percorso è ancora molto lungo. Per fortuna la Juventus può contare su alcune individualità, su tutte Cristiano Ronaldo, che le permettono di fare punti e tenersi a galla anche nei momenti di difficoltà, in attesa di quella crescita di squadra che tutti i tifosi juventini si augurano di vedere presto".
Chi lo vince lo Scudetto quest'anno?
"Molto difficile rispondere, quest’anno il pronostico appare molto più incerto rispetto agli anni precedenti. C’è grande equilibrio e la classifica molto corta lo riflette, anche se siamo ancora in una fase iniziale del campionato. A inizio stagione ti avrei detto Inter, ma anche Conte sta trovando le sue difficoltà e forse alcuni nuovi acquisti, almeno per ora, non stanno rispondendo alle aspettative. Ritengo comunque che alla lunga il maggior tasso tecnico e l’esperienza al vertice dei nerazzurri e della Juventus finiranno per emergere, ma mai come quest’anno potrebbe scapparci la sorpresa. Napoli, Milan, Atalanta, Lazio e Roma possono tutte giocarsi le loro carte, se non per lo scudetto, quanto meno per una posizione tra le prime 4".
Sei un telecronista di wrestling per Sky da anni, prima in WWE e adesso in AEW. C'è un giocatore della Lazio che vedresti bene sul ring?
"Non posso che risponderti Felipe Caicedo, se non altro perché popola i miei incubi di tifoso dal momento in cui ha segnato quel gol al 95’ nello scontro diretto di qualche settimana fa! E’ un grande combattente in campo, dotato di atletismo sopra la media, astuzia e soprattutto della capacità di incidere quando conta. Qualità che di certo gli permetterebbero di farsi rispettare anche sul ring!".
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Pubblicato il 22/11
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