Lazio, tabù Lecce superato: Felipe fa volare i biancocelesti
Una rete di Felipe Anderson a inizio ripresa permette alla Lazio di battere il Lecce e di ottenere la quinta vittoria consecutiva. Un successo importante che fa salire la squadra di Sarri in classifica nonostante l’infermeria che continua a riempirsi. Una gara complicata conto un avversario indigesto che la Lazio non aveva mai battuto durante l’era Sarri prima di oggi. Tanto nervosismo, ma tre punti d’oro. Unica nota stonata i gialli ai diffidati Zaccagni e Immobile che salteranno il match con il Napoli dopo la Supercoppa.
FORMAZIONI - Sarri recupera Immobile, ma Ciro parte dalla panchina. Felipe Anderson, con Castellanos out, stringe i denti e parte nel ruolo di falso nove. Ai lati del brasiliano ci sono Isaksen e Zaccagni. A centrocampo si rivedono Rovella e Luis Alberto che completano la linea con il confermato Guendouzi. Provedel ha smaltito l’influenza e si riprende il posto, turno di riposo per Romagnoli e Lazzari al loro posto Gila e Pellegrini, con Marusic terzino destro.
PRIMO TEMPO - Inizio gara un po’ troppo soft della Lazio che fatica a entrare in partita. Il Lecce è ordinato e costruisce le prime iniziative con le conclusioni di Oudin e Krstovic che trovano sulla loro strada rispettivamente Patric e Provedel. Piano piano le aquile entrano in partita e costruiscono una bella occasione che porta al tiro Isaksen, ma Falcone è attento. Un contrasto tra Patric e Almqvist costa caro allo spagnolo. Il difensore riaccusa i problemi alla spalla già avuti con la Roma e chiede il cambio: al suo posto Romagnoli.La squadra di Sarri fatica e il Lecce ci crede. Kaba impegna Provedel che manda in angolo, sul corner Pongracic anticipa tutti ma mette fuori. Biancocelesti troppo fermi e prevedibili che faticano a mostrare le proprie qualità. Prima dell’intervallo scaramucce tra Zaccagni e Gendrey con il 20 che prende il giallo e, diffidato, non ci sarà con il Napoli dopo la Supercoppa.
SECONDO TEMPO - La ripresa inizia con Pedro al posto di Isaksen anche lui fermato da problemi fisici, a confermare anche la sfortuna del momento. Lo spagnolo è il primo a rendersi pericolo con un tiro dalla distanza che termina fuori di poco. AL 54’ Luis Alberto trova lo spiraglio per Zaccagni che sia gira in area e prova il tiro a girare, palla alta. Al 58’ la Lazio la sblocca: iniziativa di Rovella che trova Luis Alberto in area, sponda per Felipe Anderson che di destro batte Falcone. Lazio che si sveglia dal torpore: Zaccagni si beve il nuovo entrato Venuti e crossa, Guendouzi appoggia per Felipe Anderson che appoggia per Luis Alberto, la conclusione del Mago termina alta. Ultima prova della sua partita perché il dieci lascia il posto a Vecino, mentre Pellegrini viene sostituito da Lazzari. Brividi al 67’ quando sul cross di Almqvist, Krstovic gira di testa e la palla esce di poco. Kaba al 70’ allarga troppo il piatto, ma il Lecce si conferma un avversario ostico e insidioso. Pioggia di gialli e nel mezzo Immobile torna in campo al posto di Zaccagni prendendosi gli applausi dell’Olimpico. Ramadani prende il giallo per un duro intervento su Rovella, con tanto di check per un possibile intervento del Var. D’aversa inserisce anche Piccoli per aumentare il peso offensivo. All’86’ la Lazio ha la chance del raddoppio ma Vecino e Immobile vengono anticipati all’ultimo secondo al momento del tiro. La partita si innervosisce e ne fa le spese Immobile che si prende un giallo che gli farà saltare il Napoli al pari di Zaccagni. Quattro minuti di recupero intensi, ma la Lazio porta a casa i tre punti e continua la risalita in classifica.