Lazio, Fabiani vs Luis Alberto: "Ha la sindrome rancorosa del beneficiato..."
Dopo le parole di Luis Alberto, la risposta della Lazio non si è fatta attendere. Una risposta velata, senza mai citare il numero dieci, così bravo palla al piede e così disarmante davanti a un microfono. Lo spagnolo fa ancora parlare di sé, ma stavolta Angelo Fabiani ha deciso di concedergli poco spazio. In una giornata particolare per la morte di Christian Argurio, il diesse biancoceleste ha glissato non nominando l'andaluso, ma rispondendo di fioretto alle bordate volate nel testo dell'iberico. “C’è poco da commentare, finiremo per essere uguali a talune persone che affermano delle idiozie, delle stupidaggini e delle nefandezze. In taluni di questi soggetti vige la sindrome rancorosa del beneficiato o del bonificato, per cui la chiuderei qui". L'esordio ai canali del club a specificare come il rancore del calciatore sia ingiustificato visto quanto ha avuto dalla Lazio. Il club lo ha sempre sostenuto e gli ha regalato la luce dei riflettori oltre a ricchi contratti compreso l'ultimo rinnovo che lo ha reso il calciatore più pagato della rosa insieme a Immobile.
La sindrome del beneficiato è, letteralmente, "l'ingiustificato rancore che coglie come una autentica malattia chi ha ricevuto un beneficio che non riesce ad accettare". L'aver indossato la maglia della Lazio che lo ha lanciato nell'elité del calcio europeo da protagonista e non da comparsa, come a Barcellona e Liverpool, forse non è stato sufficiente per il numero dieci. Non lo sono stati nemmeno i ricchi rinnovi fatti con la Lazio di cui l'ultimo meno di un anno fa da quattro milioni più bonus a stagione. Cifre importanti che però non gli hanno impedito di non mostrare apprezzamento per quella che è stata casa sua per otto anni. Una delle regole non scritte della vita è quella di non sputare mai nel piatto dove si è mangiato e anche bene. Forse, però, le lezioni dei capitoli precedenti non sono servite. Dichiarazioni pesanti in un momento in cui la nuova Lazio prova a ripartire e ricostruire.
A difesa della Lazio, Fabiani torna a parlare delle bizze dello stalliere definendo le dichiarazioni di Luis Alberto come l'ultimo colpo di testa del calciatore fondamentale in campo, ma che troppo spesso ha oltrepassato il limite. Mancate presenze ai raduni, uscite fuori luogo sui social o dichiarazioni al vetriolo sono state alla base dei suoi otto anni a Formello, forse troppo spesso perdonati grazie allo straordinario talento che, forse, andava trattato e tutelato in modo diverso dallo stesso calciatore. L'intervento del diesse prosegue sempre senza nominare l'ex calciatore della Lazio, ma i riferimenti sono ben chiari: "Mi dispiace soltanto che oggi non sono in vena per via di queste brutte notizie che mi hanno sconvolto e non posso prolungarmi più del dovuto. La cosa che mi fa incazzare tremendamente è che alcuni soggetti possano prendere in giro in qualche maniera i tifosi, a queste cose non ci sto e mi ci avveleno anche. Chiudiamola qua, facciamo finta che abbiamo fatto passare l’ennesima bizza allo stalliere del Re”.
Pubblicato il 19-09