Fabiani, compleanno di lavoro: la nuova Lazio è una sfida da vincere

23.07.2024 07:25 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Alessandro Zappulla-Lalaziosiamonoi.it
Fabiani, compleanno di lavoro: la nuova Lazio è una sfida da vincere

È sbarcato a Formello nell’estate del 2022, senza proclami, per ridare lustro a una Primavera sprofondata in seconda serie e a una Lazio Women che era di nuovo retrocessa. Angelo Fabiani ha lavorato in silenzio, affiancandosi Enrico Lotito, cercando di rimettere insieme i pezzi di un puzzle che s’era frantumato. I risultati sono arrivati a stretto giro. La Primavera ha conquistato la promozione nella stagione 2022-2023, poi ha sfornato un campionato super nell’ultima annata, arrivando fino alle semifinali Scudetto, dopo aver chiuso al terzo posto la regular season. Dalla Serie B alle prime quattro d’Italia, la parabola biancoceleste è stata da incorniciare. Sembrava impossibile immaginare una traiettoria così rapida e invece in quasi due anni è cambiato tutto. E pensare che Angelo Fabiani, con Enrico Lotito, avevano trovato una situazione complessa, tanto che la stagione 22-23, in Primavera 2, era cominciata tra mille difficoltà: il gruppo faticava, tanti risultati deludenti, prima di un intervento deciso dello stesso Fabiani. Da quel momento la squadra ha ingranato la marcia giusta e ha finito per dominare il campionato cadetto, conquistando la promozione. Ma nessuno si sarebbe immaginato poi una Lazio capace di arrivare alla soglia della finale Scudetto. Lavoro, competenza e capacità di trasmettere i valori di sacrificio e appartenenza ai giocatori, questa la ricetta vincente che Fabiani ha cucinato per far tornare grande la Lazio Primavera. Stesso discorso per la Lazio Women: scelte oculate, giocatrici funzionali, forti e un allenatore di livello come Grassadonia ed ecco che le Aquile sono tornate nella massima serie. Stavolta per restarci e per recitare, nel tempo, un ruolo da protagoniste.

RIPARTENZA - Lotito ha deciso, un anno fa, dopo l’addio di Tare, di affidare a Fabiani anche la gestione della prima squadra. Lo scorso mercato estivo è partito in ritardo anche per questo motivo, considerando che l’attuale ds è diventato operativo solo da luglio. Quest’anno, invece, Fabiani ha lavorato proprio sulle tempistiche, consegnando a Baroni una squadra quasi pronta già per l’inizio del ritiro. Poi, durante la preparazione ad Auronzo, sono arrivati anche Nuno Tavares e Castrovilli. Certo, gli arrivi finora non hanno scaldato la piazza, anche se la società è sicura di aver intrapreso un progetto intelligente e funzionale, con giocatori giovani e vogliosi di far bene, che sappiano abbinare buone qualità tecniche a grandi doti fisiche. Fabiani ha iniziato quest’anno il suo progetto, negli ultimi dodici mesi ha dovuto fare i conti con un ciclo ormai terminato, giocatori avanti con l’età, che probabilmente avevano ormai dato tutto ciò che potevano offrire. Nomi altisonanti, ma che non riuscivano più a essere quelli d’un tempo. Fabiani ha ereditato una gestione sportiva, quella precedente, che nelle ultime sessioni di mercato aveva appesantito monte ingaggi ed età media, non riuscendo a rinnovare adeguatamente la rosa. Il ds ora è convinto della strada imboccata, poi parlerà il campo e sarà giudice supremo.

PROGETTO - Quella che si sta sviluppando, nelle idee del club, è una Lazio più europea e moderna, meno compassata e statica, anche se probabilmente a oggi manca ancora qualità, manca quel giocatore in grado d’accendere la scintilla. Dal ritiro d’Auronzo s’è percepita ancora quella sterilità offensiva che affliggeva la Lazio anche l’anno scorso e proprio in quest’ottica servirebbe un innesto di livello, un calciatore offensivo che possa dare quel quid in più alla manovra d’attacco laziale e che magari possa andare a stuzzicare e ad accendere la fantasia del tifoso. Un acquisto che molti si auspicano possa arrivare da qui a fine mercato. Sarà un mese ancora intenso quello che attende Fabiani, intanto però tanti auguri al ds biancoceleste che oggi festeggia il compleanno. Sperando che le sue intuizioni e la sua visione possano essere le migliori per il futuro della Lazio. 

Pubblicato il 22 luglio