RIVIVI LA DIRETTA | Lazio, Martusciello in conferenza: "Meritiamo i fischi. Il cambio modulo..." - VIDEO
Lucca e Zarraga portano la firma per la vittoria dell’Udinese ai danni della Lazio. Il cross basso di Zaccagni trasformato da Gianetti non è servito a nulla. Molteplici le occasioni create, le più clamorose quelle di Zaccagni e Immobile. Il trenino Champions League così è sempre più lontano, rimanendo così inchiodati al nono posto in classifica con soli 40 punti. Al termine della partita il vice Giovanni Martusciello è ntervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti.
“Dalla panchina si è visto quel che avete visto tutti, si è tentata di fare la partita di calcio, ci si è riusciti a tratti, poi è precipitata nei primi minuti del secondo tempo. Non si riesce a capire come sia successo, rientrati con energia e poi prendi gol. Fai 1-1 e poi hai ripreso il secondo gol, siamo diventati frenetici, confusionari, sporchi e messi in mano all’Udinese che pensava a distruggere anziché creare”.
Ha parlato con Sarri? Nuova ripartenza?
“C’è da vederlo per forza senza andare dietro all’aspetto negativo della partita che è maggiore di quello positivo. Faccio questo mestiere da anni e mi porta a guardare l’altro aspetto. Quello negativo è da ridurre ai minimi termini, come fare? Isolarsi dall’esterno che oggi ci critica e lo meritiamo, bisogna cercare di fare breccia all’interno e scavare quel che è positivo. Se si vuole giocare a calcio con Sarri c’è da mettere entusiasmo. La reazione nervosa l’ho vista nel secondo tempo, ma è figlia di questo momento”.
Vi sentite in discussione?
“Come si sente quando un allenatore è criticato palesemente dai propri tifosi? E’ dispiaciuto chiaramente, fa parte dell’allenatore essere in discussione. E’ un momento difficile ma c’è da guardare e preparare meglio la squadra in direzione opposta all’andamento che ci circonda, ma non è l’esterno la causa della Lazio attuale. La Lazio deve richiamare gli aspetti positivi, eliminando quelli negativi che oggi sono superiori”.
Da cosa ripartirete?
“Bisogna cercare l’aspetto positivo, posso dirle che sì la squadra ha difficoltà a far gol e che sia più fragile ma non mi porta al miglioramento. E’ in difficoltà di energia mentale visto che veniamo da tre sconfitte, la prestazione con il Milan non è stata così scadente come il secondo tempo di oggi. Quella di Firenze sono d’accordo, è un qualcosa di straordinario e abbiamo avuto la fortuna di andare incontro a una manifestazione così bella. Alla squadra però bisogna dare messaggi, senza mentire, mi dispiace per questa prestazione”.
La reazione di Immobile è un segnale?
“Rispondere a questa domanda mi risulta complicato perché può generare delle polemiche che a noi non fanno bene. Se rispondo si rischia di fare peggio, ogni giocatore che esce, al commento che può fare, si alimentano polemiche. Non si può partecipare a un giochino del genere. Se si fosse vinto questa frase sarebbe rimasta nel dimenticatoio, invece è venuta a galla”.
Sulla linea difensiva...
“La linea che si schiaccia troppo è un concetto difensivo che facciamo da anni da quando Maurizio allena, oggi non abbiamo reagito davanti, per questo eravamo schiacciati. Il primo gol è simile al secondo dove non abbiamo attaccato la palla. Luis è un giocatore che per qua lita è quello che è, è un giocatore che sposta di piu, vede calcio e gioca calcio. Ha caratteristiche diverse da Guendouzi e Vecino, ci garantisce quelle robe lì e non può chiedergli altro, non è solo questa la condizione. Le caratteristiche sono quelle, si cerca di difendere come squadra. L’inizio di ripresa ci accompagna dall’anno scorso, si è provato a far cyclette, entrare prima in campo, ad urlare e avviene questo in campo e ci costa punti”.
4-2-3-1 è una soluzione che si può usare dal primo minuto?
“Ne parleremo in settimana se sarà un qualcosa da poter allenare. Le palle sporche fanno parte della qualità dell’Udinese. Su Lucca ad esempio che è una sua caratteristica, oggi è stato un problema di energia non sprigionata nel secondo tempo. Due gol inspiegabili, prima ci aveva tirato solo due volte in porta. Si era preparata la partita su questa difficoltà”.
Pubblicato l'11/03