ESCLUSIVA - Parla il Re, Klose: "Per diventare grandi servono sacrifici. Il derby..." - VIDEO
Palla a Klose e s'abbracciamo, lo slogan dei tifosi biancocelesti dice tutto. Decisivo, pochi altri aggettivi descrivono meglio il tedesco. Prendete la partita contro l'Atalanta. Miro non ci arriva bene, ha vissuto una settimana travagliata, colpa di un pestone subìto contro il Cagliari. Non brilla, Stendardo e Canini usano anche le maniere forti, ma Klose riesce comunque a essere decisivo, Brivio sbaglia e indirizza la palla nella propria porta perché c'è il panzer alle sue spalle, pronto a trasformare in oro l'assist di Mauri. "Ce l'abbiamo solo noi Miro Klose", cantava tutto lo stadio al momento della sua sostituzione. "Incredibile l'affetto che questa gente sa dare", diceva Miro due giorni fa in un'intervista al sito della federcalcio tedesca. Insomma è amore. Klose si sente a casa, a Roma si è rilanciato, è tornato nell'Olimpo dei bomber mondiali. Ci ha messo poco per entrare nei cuori dei tifosi laziali, quel gol al derby, segnato al 93', lo proiettò nella storia biancoceleste: "Il derby romano non si può paragonare a quelli tedeschi. Ho imparato solo qui in Italia qual è il significato del derby. È qualcosa di fantastico, le emozioni che ci sono le senti le settimane prima e anche dopo vedere le facce sorridente della gente arrivando a Formello è qualcosa di speciale. È anche per questo che si gioca a calcio, per rendere felici le persone". Miro lo confessa in un'intervista fiume, andrà in onda stasera, alle 20.00, su Lazio Style Channel (canale 233 di Sky). Ve ne proponiamo una pillola, concessa in Esclusiva per Lalaziosiamonoi.it. Miro è un campione, gioca per i compagni, per i tifosi, non per sé stesso. Nell'immaginario della gente è rimasto quel gesto di raccogliere i palloni dopo un allenamento svolto con i ragazzi della Primavera. Klose è un esempio da seguire, forse uno dei pochi rimasti: "Quando si è giovani non si sa mai dove va a finire il proprio percorso calcistico -continua il panzer-, uno si deve porre piccoli obiettivi. Bisogna fare tutto passo dopo passo, bisogna salire gli scalini volta per volta per arrivare in alto. Io ero pronto a fare questo, ho fatto tanti sacrifici, era molto importante per me rinunciare a tante cose quando ero giovane e ovviamente sto raccogliendo i frutti in questo momento della mia carriera". E la Lazio si gode uno dei più grandi attaccanti del calcio moderno.