Serbia, piovono critiche. Anche Milinkovic nell'occhio del ciclone
Vlahovic in ritardo di condizione, Milinkovic deludente, il ct Stojkovic sotto accusa: si alza la pressione sulla Serbia in vista della sfida contro il Camerun, snodo decisivo per il cammino nel Mondiale. Da esser indicata come possibile sorpresa a essere subito nell'occhio del ciclone, il passo è stato breve. Sono bastati i novanta minuti contro il Brasile per raffreddare l'entusiasmo e le attese che hanno accompagnato il gruppo in Qatar. Eppure, la prima metà di gara era stata promettente: l'argine aveva retto l'impatto e l'atteggiamento non era stato rinunciatario. Appena però Richarlison ha abbattuto il muro, non c'è stata più partita, la Serbia è scomparsa.
Il commissario tecnico è finito subito nel mirino per le scelte di formazione. Ha stupito, in particolare, vedere Vlahovic inizialmente in panchina per una staffetta con Mitrovic. Il bomber della Juve non è al top, ma lo stesso Mitrovic è reduce da problemi fisici che l'hanno limitato nel Fulham. Mentre l'altro bianconero, Kostic, è alle prese con un affaticamento muscolare. "Sarebbe stata una storia diversa se tutti i giocatori fossero stati sani", si è difeso Stojkovic. La Serbia, in ogni caso, è già al bivio. Serve una svolta immediata contro il Camerun, riporta la rassegna stampa di Radiosei, per non dover abbandonare i sogni di gloria. "Dipende da noi", scrive Vanja Milinkovic-Savic. Della famiglia è stato il più brillante, poiché Sergej è stato attore non protagonista del match. Da lui ci si aspetta di più, come dalle altre stelle, che ora sono chiamate a rimettere sui giusti binari l'avventura della Serbia in Qatar.