Lazio, la fascia della discordia: nove anni dopo tornano malumori e polemiche
RASSEGNA STAMPA - La Lazio ha scelto il nuovo capitano. Mattia Zaccagni sarà l'erede di Ciro Immobile. La scelta ufficializzata da Baroni e dal giocatore arriva da una lunga riflessione e dall'intervento della società che ha visto nell'ex Verona le caratteristiche giuste. Una decisione che non è passata inosservata e che non ha fatto piacere allo spogliatoio. I calciatori avevano designato Cataldi con in alternativa Patric e Marusic (per gli anni di permanenza nel club) e Romagnoli per il profilo. Zaccagni invece ha avuto la meglio complice la rete alla Croazia e il rinnovo stipulato qualche mese fa. Come sottolinea l'edizione odierna de Il Messaggero, parte della squadra si sarebbe aspettata un passo indietro del neo numero dieci e non è un caso che alcuni non abbiano messo like al post di annuncio di Mattia. Un dettaglio, forse, ma anche lo specchio di una situazione che non è irrisolvibile ma che va monitorata. Un po' quanto accaduto nove anni fa con Candreva e Biglia con ancora l'intervento della società a creare malumori nello spogliatoio. La sensazione è che alcuni big paghino ancora quanto accaduto nella passata stagione con le doppie dimissioni di Sarri e Tudor. La speranza è che la cosa possa essere affrontata e risolta il prima possibile, per non ripetere gli errori compiuti nel 2015. Un rischio inevitabile che si corre quando il club entra in decisioni che di solito spettano solo al gruppo squadra.