Lazio, il commento di Sacchi: "Lavoro e armonia, Baroni li ha fatti diventare dei fenomeni"
RASSEGNA STAMPA - "È da diverse settimane che seguo con interesse e curiosità la Lazio e ne sono sempre rimasto ammirato", inizia così il commento di Arrigo Sacchi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. Per lui questa è una squadra vera, dove tutti si muovono seguendo uno spartito. Merito e complimenti a Marco Baroni: "È un allenatore che ha idee chiare e cerca di metterle in pratica attraverso il lavoro e l’impegno", dice. L'ex allenatore rivede nella formazione biancoceleste una lezione che gli ha insegnato suo padre Augusto quando dirigeva l’azienda di famiglia: "Se vuoi assumere delle persone, prima devi conoscerle alla perfezione". Per raggiungere il successo, in sostanza, è fondamentale affidarsi a collaboratori con spirito di sacrificio, voglia di fare e desiderio di migliorarsi.
Sacchi, infatti, vede nella Lazio giocatori che danno l’anima in campo, che si spendono in nome della causa comune mettendo da parte l’egoismo. "Se guardate una partita della Lazio vi rendete subito conto di quali sono i principi di gioco: la squadra si muove in modo armonioso, ci sono continui interscambi tra i giocatori, i reparti collaborano", questo per lui significa che i compagni sentono l'aiuto di tutti. Il tutto, poi, con rapidità, con una velocità di esecuzione e di palleggio che sorprende gli avversari attaccando gli spazi con i tempi giusti. "Baroni sta trasmettendo conoscenze al suo gruppo, si pone nel ruolo del maestro quale un allenatore dovrebbe sempre essere", spiega.
Per l'ex tecnico del Milan e della Nazionale, i giocatori della Lazio non sono fenomeni, ma buoni elementi che quando sono assieme si muovono secondo i principi del loro mister. "E allora sì che diventano fenomeni", chiarisce. Sacchi non crede che i biancocelesti siano un fuoco di paglia perché vede principi molto chiari e solidi: "Guardate che battere una squadra di Antonio Conte non è mai semplice, e Baroni ci è riuscito con merito in un ambiente molto particolare". Questo è un segnale forte secondo lui, e le altre pretendenti dello Scudetto dovranno fare i conti anche con la questa squadra. Ora però arriva il momento più importante, ovvero restare con i piedi per terra: "Per avere successo devi pensare che si può sempre fare di più e meglio. Ma Baroni è un allenatore saggio e capace, e credo proprio che non cada nella trappola della presunzione", conclude Sacchi.