Lazio, bocciato Manganiello: manca un rosso al Milan? E Theo Hernandez...
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RASSEGNA STAMPA - Questa volta il triplice fischio non porta con sé polemiche arbitrali. San Siro si rivela terreno di vittoria contro il Milan. Il VAR salva Manganiello al momento del contatto Maignan-Isaksen, Manganiello che pochi minuti prima era stato puntualissimo nell'estrarre il cartellino rosso ai danni di Pavlovic, che stende sempre l'esterno danese, lanciatissimo verso la porta avversaria e colpito duramente da un intervento scomposto che paga DOGSO e fallo grave di gioco. Gli unici dubbi, nascosti sotto al tappetto dal successo biancoceleste, arrivano sul contatto nel primo tempo tra Musah e Dia, ritenuto non falloso tanto dal fischietto di Pinerolo, quanto dai colleghi al Var e per la spallata di Gimenez - già ammonito - su Gila a palla lontana che era forse meritevole di secondo giallo.
I VOTI DI ARBITRO E VAR - Il Corriere dello Sport non promuove Manganiello. Il 5,5 in pagella è il risultato di qualche svista, secondo il quotidiano, arrivata soprattutto nel finale di partita, quando sanziona la spallata dell'ex Feyenoord sul difensore della Lazio, ma senza estrarre un cartellino giallo che ci poteva e ci doveva stare. Promosso invece Mazzoleni al Var con un ottimo 6,5. Richiama Manganiello in occasione del rigore al 95' per la Lazio, senza farsi condizionare da minutaggio e ambiente. Non interviene, invece, sul contatto Musah-Dia, così come su quello Rovella-Joao Felix confermando le decisioni prese da Manganiello in campo.
GLI ALTRI EPISODI - Gli episodi principali, li abbiamo accennati, sono quattro: il rigore fischiato al 98', il fallo su Isaksen che costa il rosso a Pavlovic, il contatto Musah-Dia nel primo tempo e la spallata di Gimenez su Gila a palla lontana. A questi, il Corriere dello Sport ne aggiunge anche altri che cita e analizza. Su tutti il doppio contatto Marusic-Theo Hernandez, Theo Hernandez Marusic. Il primo in area di rigore della Lazio che Manganiello e Var lasciano correre. Niente di falloso, in effetti, ma solo uno scontro di gioco. Poi quello che porta all'infortunio di Marusic. Il fallo c'era e, secondo il quotidiano, forse anche un'ammonizione che non arriva. Chiude con il gol di Dia in fuorigioco. Giustamente l'arbitro e il guardalinee lasciano correre e aspettano il termine dell'azione per intervenire. Gabbia si arrabbia ma "dovrebbe esserci qualcuno che gli spieghi il regolamento" scrive ironicamente il Corriere dello Sport.