Lazio, Fabiani: "Mercato, indice di liquidità e Casadei: vi dico tutto"
Il mercato è sempre in evoluzione e a far chiarezza su quello della Lazio è Angelo Fabiani in esclusiva al Corriere della Sera. Il nome caldo è ovviamente quello di Casadei, per cui, come spiega il ds, ci sono stati dei contatti ma è ancora prematuro dire che sta arrivando. L’intoppo sembra essere la formula con cui il centrocampista arriverebbe a Roma, probabilmente a titolo gratuito, con un pagamento di 12/13 milioni dilazionato che inizierà fra qualche mese, e con un’alta percentuale per la futura rivendita.
A tal proposito, Fabiani è sicuro che questo tipo di formula non sia un boomerang perché permette alle società di pagare meno nell’immediato, con tutto che dipende dal rapporto qualità-prezzo e dall’età del calciatore. Anche perché alcuni giocatori che sono stati presi adesso potrebbero valere il doppio dei soldi investiti: “Non per forza chi più spende più vince. La competenza serve più dei soldi”.
Parlando di soldi, Fabiani è dell’idea che non ne servono poi così tanti per fare delle belle cose. Il calcio si può fare sperperando o mettendo in campo le idee, e quelle della Lazio stanno fruttando. Per questo “l’indice di liquidità non ci preoccupa minimamente”.
A volte, poi, il denaro non basta per chiudere le trattative. È ciò che è successo con Greenwood in estate, con la Lazio che aveva offerto circa 32 milioni di sterline, ma il calciatore ha preferito andare altrove. Fabiani, però, non ha rimpianti perché è stato fatto il massimo e lo stesso vale per Fazzini, vicino a vestire la maglia biancoceleste in questa finestra di calciomercato: “Volevamo prenderlo, ma l’Empoli ha fatto muro. Ci abbiamo provato”.
Fazzini sarebbe servito per rinforzare il centrocampo, vista l’indisponibilità prolungata di Vecino e le condizioni di Castrovilli che non convincono. Eppure, prima della gara contro la Real Sociedad, alcune dichiarazioni del ds avevano fatto discutere, lasciando intendere che l’alternativa per il reparto era già in panchina. Al Corriere della Sera, però, il ds ha spiegato che “il mercato è come una partita di poker allargata” e che quindi non sarà di certo lui a svelare le intenzioni della società. Inoltre, ha elogiato Baroni per il suo lavoro con i calciatori a disposizione: “Sa lui come, dove e quanto utilizzarli. Mi sembra stia facendo abbastanza bene”.
Il rendimento di questa Lazio, per come erano le premesse, è stato fino ad ora sorprendente e l’entusiasmo permette di alleggerire le gambe dei giocatori, ma serve continuità. Bisogna guardare avanti perché ciò che si farà d’ora in poi sarà più importante di ciò che è stato già fatto. Infatti, Fabiani racconta che non ha senso valutare i risultati fino ad oggi dal momento che, essendo iniziato un nuovo ciclo, si devono vedere alla fine del percorso, “fra 3 o 4 anni”.