Italia, Immobile: "Capitano? Lo racconterò ai miei nipoti. Non ho paura..."

09.09.2023 09:30 di  Ludovica Lamboglia  Twitter:    vedi letture
Italia, Immobile: "Capitano? Lo racconterò ai miei nipoti. Non ho paura..."
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Prima di Macedonia del Nord - Italia, valida per le qualificazioni all'Euro 2024, Ciro Immobile è intervenuto in conferenza stampa. Il nuovo capitano della Nazionale italiana, dopo essere intervenuto ai microfoni di Radio Rai e Sky Sport, davanti alla stampa ha commentato: "È un enorme orgoglio per me e la mia famiglia. Quando si inizia giocare a calcio, e vuoi fare questo lavoro, indossare la maglia della nazionale è un traguardo incredibile, bellissimo emozionante da raccontare ai nipoti, poterlo fare con la fascia da capitano lo è ancora di più. Sono felice che il mister abbia scelto me, so che è una grande responsabilità, però non ho paura di questo, porterò tutto me stesso fuori e dentro dal campo . Per quanto riguarda tutti i movimenti sono contento perché sono riuscito a capire e esprimere tutte  le mie potenzialità in questi pochi giorni. Lui mi conosce, io conoscevo meno il suo modo di fare. Aldilà dell’aspetto tecnico e tattico che vedete, quello che mi ha impressionato più di lui è l’aspetto morale di voler parlare sempre con i giocatori, e quanto ci tenga lui al senso di appartenenza che ognuno di noi debba mettere quando indossa questa maglia e da quando viene chiamato dal primo giorno a Coverciano. Devo dire che sono molto legato ad ogni allenatore, ho cercato sempre di prendere dagli allenatori che dai commissari tecnici".

MANCINI - "Tutti i ct puntavano sul senso di appartenenza, però a volte quando arrivi in un momento della carriera dove hai una forte delusione come la mancanza del Mondiale, non viene meno il senso di appartenenza. Hai bisogno di uno stimolo nuovo, di un incoraggiamento in più. Sotto il punto di vista dell'allenatore è stato molto importante. Con Mancini abbiamo avuto una bellissima storia di una vittoria importante e di una grandissima delusione, dopo quest'ultima probabilmente anche io mentalmente avevo bisogno di cambiare, per questo l'arrivo di Spalletti mi ha aiutato ma il senso di appartenenza è sempre rimasto dal primo giorno a Coverciano".