Verona, Zanetti: "Baroni merita di essere dov'è. Lazio? La rispettiamo, ma..."

14.09.2024 16:05 di  Martina Barnabei  Twitter:    vedi letture
Verona, Zanetti: "Baroni merita di essere dov'è. Lazio? La rispettiamo, ma..."
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Lunedì alle 20:45 la Lazio ospiterà il Verona, il match sarà valido per la quarta giornata di campionato. Nel pomeriggio il tecnico degli scaligeri è intervenuto in conferenza stampa facendo il punto sulle condizioni della rosa e soprattutto sui nazionali. Le parole di Zanetti: "Mi fa piacere che i ragazzi andati in Nazionale siano stati protagonisti. Chiaramente qualche strascico c’è, anche perché sono arrivati alla spicciolata, ma avere tanti giocatori via con le rispettive selezioni è motivo di vanto. Chi è rimasto comunque si è allenato molto bene il livello fisico si sta livellando. Vedo poi un giusto entusiasmo, ma anche la consueta umiltà".

"La Lazio sta bene e ha qualità tecniche per piazzarsi in zona Champions. Come ogni gara sarà difficile, anche perché giocheremo in trasferta. Rispettiamo l’avversario, ma dobbiamo guardare a noi stessi. Proveremo a fare punti anche a Roma. Baroni? Ci siamo visti da poco e non ho molto da dirgli. Sicuramente è un allenatore che con la gavetta è arrivato dove merita di stare, vale a dire in una grande squadra".

"Serdar è in via di guarigione, ma non ci sarà né lunedì, né probabilmente alla prossima partita. Ha avuto una lesione di secondo grado, quindi ha bisogno di recuperare. Sarr e Alidou sono giocatori già formati e che hanno messo minuti nelle gambe, quindi possono giocare. Belahyane ha una componente mentale importantissima: ha la personalità e il coraggio di esprimere quello che è su tutti i campi che calca. Quando gioca è freddo, ma si diverte e non ha pensieri. Tecnicamente credo abbia un margine di crescita infinito, ma io guardo molto all’aspetto mentale: se questo venisse meno, lo toglierei dal campo, ma non credo succederà. Dei nuovi Belahyane? Ci possono essere. Cisse per esempio alla lunga farà vedere le proprie qualità, ma anche Lambourde è già pronto. Credo molto anche in Ghilardi e in Sishuba, anche se quest’ultimo è forse ancora un po’ acerbo".

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