Stendardo: "La Lazio non deve porsi limiti. Baroni? Allenatore dell'anno"
“Una partita quasi perfetta da parte della Lazio. È stata cinica, si è difesa in maniera perfetta perché non sono stati attenti solo i difensori ma anche gli altri in fase di non possesso. Anche la qualità di chi è subentrato ha fatto la differenza e bene Noslin che ha fatto salire la squadra". È il commento di Guglielmo Stendardo, intervenuto ai microfoni di Radiosei all'indomani della vittoria della Lazio contro il Napoli in campionato.
L'ex biancoceleste, proseguendo l'analisi della partita, ha poi aggiunto: "Giocare al Maradona, pieno, e vincere denota un segnale di crescita. La squadra è matura, sa anche soffrire in alcuni momenti. Poi le ripartenze in contropiede sono sempre state pericolose, complimenti a Baroni per come ha preparato la gara; Conte immaginava di fare meglio ma non hanno mai trovato il varco giusto per impensierire la Lazio".
"Noslin? Gli va data continuità, così troverà più spazio sapendo anche che la Lazio davanti ha diverse alternative. Lui ha dimostrato di poter essere un titolare. Dele-Bashiru? Buona partita. Le sue caratteristiche si sposavano bene con il tipo di gara. Rovella ama più giocare la palla, Dele è più fisico. Ieri l’assenza di Rovella, anche per il tipo di gara che ha preparato Baroni, non ha dato grossi problemi. Isaksen tecnicamente è molto forte, nell’1 contro 1 non ha messo in difficoltà solo in occasione del gol".
"Credo che Baroni sarà l’allenatore dell’anno, insieme a Gasperini. Sia per quello che ha fatto a Verona, che per quello che sta facendo. Non arrivano solo i risultati, ma c’è anche il bel gioco. Per me la Lazio non deve porsi limiti, è impegnata su tre fronti sappiamo che poi a febbraio e marzo si tireranno le somme".