Provedel, il suo ex compagno d'attacco: "Gli ho scritto. Si vede che..."
Un gol del portiere da attaccante vero e consumato. La storia di Ivan Provedel inizia da bomber e finisce da estremo difensore. Da ragazzo faceva il numero 9, oggi è il guardiano dei pali della Lazio. Ieri sera si è tolto lo sfizio di esordire in Champions League e di trovare un clamoroso gol di testa nel recupero contro l'Atletico Madrid. Come detto Ivan ha iniziato la sua carriera da attaccante e a raccontarlo ci ha pensato il suo ex partner d'attacco ai tempi delle giovanili del Pordenone. Si tratta di Riccardo Dose, Youtuber e web creator da quasi un milione e mezzo di followers su Instagram. Questi i suoi aneddoti svelati a Cronache di Spogliatoio: "Eravamo la coppia offensiva dei Giovanissimi Regionali del Pordenone. Abbiamo giocato insieme per due, massimo tre anni. Era a Treviso, club a quei tempi in B e reduce dalla Serie A, ma il Pordenone aveva deciso di investire sul settore giovanile e dato che lo avevamo affrontato molte volte e si era dimostrato forte, gli fecero una proposta. Già all’epoca, nonostante segnasse a raffica, chiedeva ai dirigenti di giocare in porta".
IL CAMBIO DI RUOLO - "Nonostante l’altezza, era forte tecnicamente. I suoi gol più belli li ricordo segnati di piede, ma ne fece uno grazie a un mio assist proprio di testa contro l’Itala San Marco, una delle società rivali più forte. Quella rete mi ricorda quella all’Atlético! Prima degli allenamenti, calciavamo sempre in porta e lui parava. Sospettavamo che come portiere sarebbe comunque stato bravo, ma mai una cosa del genere! Decise di lasciare il Pordenone per andare in una piccola squadra locale, il Lia Piave, dove lo avrebbero fatto giocare tra i pali. Ebbe ragione: dopo un solo anno in cui veniva anche aggregato alla Prima Squadra, arrivarono le richieste dai professionisti, come Fiorentina, Chievo ed Hellas. Andò all’Udinese".
IL GOL IN CHAMPIONS - "Gli ho scritto: 'Ma che cazzo hai combinato?! Si vede che hai ancora i movimenti da attaccante’. Mi ha risposto ridendo".
Pubblicato il 20/09