Mirko Frezza: "Grazie alla Lazio ho conosciuto mia moglie, i colori biancocelesti sono il mio mondo"
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Prima stuntman, poi attore. Mirko Frezza ha avuto una vita spericolata, nella quale la famiglia ha poi giocato un ruolo fondamentale. Nato a Roma nel 1973, è cresciuto nella periferia romana ed è da sempre legato ai colori biancocelesti. Il successo è arrivato con "Il più grande sogno", pellicola diretta da Vannucci e presentata al Festival di Venezia. Ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l'attore ha parlato della sua squadra del cuore: "La Lazio l'ho tatuata addosso, andavo sempre allo stadio. Certo, le partite era difficile vederle (ride, ndr). Per me i colori biancocelesti rappresentavano un po' il mio mondo, erano un motivo per uscire dal quartiere e l'elemento che ci accomunava tutti. In curva si era amici di tutti, era bello vedere lì tanta gente, tifosi di ogni quartiere. Con molti sono diventato amico. Sono andato a vedere Di Padre In Figlio, che è stata un'emozione grandissima. La mia famiglia è tutta della Lazio, pensate che ho conosciuto mia moglie perchè la madre aveva chiesto alla mia dei biglietti per la Tribuna Monte Mario. Portandogli i tagliandi ho incontrato Vittoria e me ne sono innamorato: è anche merito della Lazio. Un giocatore biancoceleste che poteva fare l'attore? Forse Gascoigne, aveva la faccia giusta. Poteva far la parte del folle!".