Lotito difende Reja e punta il dito sui mezzi di comunicazione: "I tifosi non si lascino strumentalizzare... Sembra che qualcuno goda delle situazioni negative"

pubblicato ieri alle 23.50
22.09.2011 07:30 di  Marco Ercole   vedi letture
Fonte: Marco Ercole - Lalaziosiamonoi.it
Lotito difende Reja e punta il dito sui mezzi di comunicazione: "I tifosi non si lascino strumentalizzare... Sembra che qualcuno goda delle situazioni negative"
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© foto di Federico De Luca

AGGIORNAMENTO 23.50 - Nemmeno la prima vittoria in campionato della stagione ha tranquillizzato il presidente Lotito che al termine della partita con il Cesena è tornato a sfogarsi sia ai microfoni di Sky che a quelli di Mediaset, ribadendo ancora una volta il suo risentimento nei confronti di un ambiente ostile alla squadra biancoceleste: «Serve un informazione corretta, non bisogna istigare perché non tutti hanno un ottimo equilibrio psicologico. se si crea sempre la polemica. Poi succede che la gente ferma Reja e gli dice "ti ammazziamo se non te ne vai"». Dopo la sosta forzata per il deferimento è un fiume in piena il patron biancoceleste che ha continuato a rimarcare l'esasperazione esagerato portata a seguito di due risultati negativi: «Una persona capace e per bene che passeggia con la moglie (che non esce mai dall'albergo) si sente dire parole irripetibili senza una motivazione valida. Le cose cambiano velocemente, guardate una vittoria che mutamenti porta nell'ambiente». Per il resto, Lotito ha puntato nuovamente il dito contro i mezzi di informazione rei a suo avviso di creare un clima ostile nei confronti della sua squadra e contro i quali verranno utilizzati se necessarie azioni legali.

CESENA - Intercettato dai microfoni di Sky nel pre partita di Cesena-Lazio il presidente Lotito è tornato sull’argomento Reja, difendendo a spada tratta il tecnico goriziano che negli ultimi giorni è stato ancora oggetto di critiche anche a livello personale: «Reja ha esternato un fatto, che fare calcio a Roma è molto complicato. C’è un ambiente particolare, difficile da governare. Io sono stato oggetto e sono ancora oggetto di alcuni comportamenti penalmente rilevanti. È chiaro che per un allenatore camminare in giro per strada con la moglie e sentirsi dire epiteti e considerazioni molto pesanti a carico della sua persona e della moglie diventa una cosa obiettivamente fuori luogo. Dal punto di vista professionale non gli si può eccepire nulla se non quello di aver preso una squadra averla salvata per poi portarla, se non fosse stato per la differenza reti, in zona Champions. A sentire i fischi il giorno della presentazione e prima dell’inizio della partita mi sembra fuori luogo perché mi sembra che tante squadre con un potenziale molto forte non sono partite benissimo. Si tratta come dire che quando uno prende una macchina nuova deve fare rodaggio, si devono amalgamare le forze. Noi abbiamo avuto Konko e Stankevicius infortunati per tutto il periodo estivo, adesso c’è l’infortunio di Mauri, abbiamo una serie di problemi ma non si tratta di trovare scuse, si tratta di aspettare le qualità della squadra vengano espresse sul campo però non consentirò mai a nessuno di poter strumentalizzare situazioni personali. La critica costruttiva è sempre bene accetta, ma gli atteggiamenti strumentali a priori non vanno bene. Vale anche per alcuni mezzi di informazione che istigano continuamente le persone attraverso alcuni atteggiamenti di cui potrebbero fare a meno. Date tempo al tempo, non è che stiamo lottando per la retrocessione. Serve correttezza dal punto di vista deontologico». Il patron biancoceleste poi ha continuato negando che in caso di ulteriore passo falso del tecnico, la situazione possa nuovamente cambiare, puntando il dito soprattutto contri i mezzi di informazione: «Che Reja non possa più sbagliare altrimenti viene subito fischiato lo dice lei ed è una cosa sbagliata. I tifosi devono fare i tifosi, li rispetto, sto cercando di dare il massimo per accontentarli, per informarli correttamente. Il problema è che sono disinformati. Se uno assume delle posizioni volutamente strumentali è logico. Domani uscirà un mio editoriale che spiegherà queste cose. A me dispiace perchè i tifosi della Lazio sono intelligenti e non devono essere strumentalizzati. Le persone che scrivono sono sempre le stesse. Io mi pongo un interrogativo: Ma è incapacità di comunicare o è volontà di destabilizzare e di godere delle situazioni negative? Scusate ma con tutto il rispetto se Atene piange, Sparta non ride sicuramente. Reja è una persona per bene corretta, un grande professionista, una persona seria».