Lazio, Zaccagni a lezione da Tudor: dai segreti di Juric al nuovo ruolo
Mattia Zaccagni è tornato a Formello. L'esterno biancoceleste da ieri ha avuto modo di conoscere e iniziare a lavorare con il suo nuovo allenatore Igor Tudor. Ha iniziato l'apprendistato, da trequartista, ascoltando le richieste del tecnico e (ri)scoprendo i segreti di un ruolo che a onor del vero per lui non è del tutto nuovo. Già nel suo passato veronese, come scrive la Repubblica, l'arciere ha avuto modo di crescere imparando a muoversi alle spalle della punta. In quegli anni il suo mentore era stato Ivan Juric, guarda caso uno degli allenatore a cui maggiormente Tudor si è ispirato nel corso della sua carriera, al punto da considerarlo un maestro.
ZACCAGNI E TUDOR: EPPURE NON SEMBRA LA PRIMA VOLTA - È - anche - da lui che ha imparato l'arte di un calcio che si sviluppa sull'uomo avversario, che richiede intensità e aggressività, che premia il gioco collettivo più di quello individuale. Saranno questi concetti quelli di cui dovrà beneficiare un calciatore come Zaccagni. È da lui che Tudor si aspetta di più, che si attende quell'apprendimento rapido e necessario per diventare un punto di riferimento per la squadra. La conoscenza del ruolo, l'abitudine a certi ritmi, sono i regali che quel passato all'Hellas gli ha consegnato e che dovrà solo scartare per rendere e brillare prima di tutti gli altri.
Zac, d'altronde, non vede l'ora di tornare. Dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto fuori dopo il derby di Coppa Italia - tra l'altro deciso da lui su rigore - a Frosinone ha ritrovato la via del gol. Quest'anno il suo rendimento è stato un po' più altalenante. Vuoi per guai fisici, vuoi per una Lazio che non ha reso al meglio le difficoltà sono state tante. Ora, però, fanno tutte parte del passato. Sotto la guida di Tudor e il suo nuovo ruolo nel 3-4-2-1 l'arciere può tornare a scoccare le sue frecce, può finalmente diventare grande: trasformando la chiusura dell'epoca Sarri, in un nuovo grande capitolo.