Lazio, bentornato Milinkovic: il Sergente che segna sempre all'Inter
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MILINKOVIC LAZIO INTER - I grandi campioni sanno quando mettere la loro firma. Accade spesso che gli uomini più attesi si eclissino per lunghi tratti di una gara per poi accendersi improvvisamente. Così ha fatto anche Sergej Milinkovic Savic ieri contro l'Inter. Scostante e scocciato nel primo tempo, coriaceo e decisivo nella ripresa. Un'evoluzione di chi ha capito la situazione (tra infortuni e squalifiche alle aquile mancavano dieci giocatori, ndr) e ha deciso di mettersi la squadra sulle spalle. Al 55' di una domenica soleggiata, il serbo ha preso il volo sopra a Perisic e ha schiacciato in rete il perfetto cross di Acerbi. I mille presenti dell'Olimpico sono esplosi e con loro anche il Sergente con la sua esultanza e l'urlo che sono ormai marchi di fabbrica. Il numero 21, dopo l'espulsione di Immobile, ha indossato anche la fascia da capitano ed è stato decisivo quando c'era da soffrire. Il giocatore un po' assonnato del primo tempo, ha lasciato spazio al guerriero (altro che Vidal) della ripresa. Non aveva impressionato con Cagliari e Atalanta, ma ieri ha fatto la differenza. Otto mesi fa aveva realizzato la rete del successo in uno stadio stracolmo, ieri il suo gol ha portato un punto, ma per il momento va bene così. L'unica cosa certa è che Milinkovic è ormai lo spauracchio dell'Inter.
INTER - Quello realizzato ieri è il terzo centro del centrocampista biancoceleste all'Inter nelle ultime quattro sfide. La prima perla arriva a marzo del 2019 con la Lazio che espugna San Siro grazie alla zuccata del gigante serbo. Un gol che ha ricordato quello di ieri con un palcoscenico e comparse diverse (a essere sovrastato allora fu Brozovic e non Perisic). Quello del febbraio scorso, sugli sviluppi di un corner, con un interno sinistro beffardo che non lasciava scampo a Padelli è l'immagine più bella di quella Lazio lanciatissima con Milinkovic come simbolo. Una cavalcata partita da una rimonta contro l'Atalanta e da un super secondo tempo, come quello visto ieri contro la banda di Conte. Il bulldozer dei capitolini ha punito tutte le big dai lombardi alla Juventus, passando per l'Atalanta. Dopo la sosta per le nazionali, si farà sul serio con campionato e Champions League che impegneranno i club ogni tre giorni. La Lazio è chiamata a rispondere presente sperando di recuperare più indisponibili possibili. Sergej, intanto, continua a essere un trascinatore e con quello di ieri sono 40 i gol con l'aquila sul petto, non male per uno che non è un attaccante. Beniamino del pubblico e del mister, il gigante con il 21 sulle spalle ha scritto sui social: "Hey amico, ricorda che Sergente fa gol quando serve". E l'Inter lo sa bene.
Pubblicato il 5 ottobre