Intrecci e misteri nel caldo mercato dei difensori: Carrizo per arrivare a Granqvist, poi Aogo e...i soliti noti
Un giro di difensori così ingarbugliato sfugge alla memoria recente: un’abitazione non può reggersi senza solide fondamenta, il calcio (in particolare quello italiano) si è impossessato della metafora dalla notte dei tempi. Sarà che questo mercato è avaro di situazioni favorevoli per rinforzare i muri difensivi, sarà che se capita il mattone buono, caro ti costa.
MATTONE CENTRALE – Non può esistere un muro solido se nasconde crepe nel suo cuore. Attualmente la Lazio vanta tre centrali difensivi – Biava, Diakitè, Dias – e un jolly, Radu. Il primo della lista vanta 35 anni, nonostante l’ottima forma atletica, Mobido è stato rallentato dall’ennesimo incidente alla tibia sinistra e continua a trattare per il rinnovo (neanche così certo), il rumeno ha saltato la preparazione per infortunio e il suo slittamento in posizione centrale sarebbe una conseguenza dell’acquisto di un terzino sinistro. Poi c’è Lorik Cana: il mediano albanese è stato provato anche in questa nuova posizione, mister Petkovic non disprezza piedi buoni in prima battuta ma si tratta più di un’alternativa che di un possibile assioma tattico.
INEDITO CHE AVANZA – Nella fiera del riciclo, qualche nome nuovo inizia a spuntare: si tratta solo di proiezioni, sia ben chiaro, ma esistono margini di trattativa e l’evidente ritardo nel programma rinforzamento implica una decisa sterzata su tempi e modi di fare affari. In posizione centrale è stata promossa con insistenza la candidatura di Andreas Granqvist, 27 anni, di proprietà del Genoa. L’arrivo in rossoblu di due diretti concorrenti come Canini e Von Bergen potrebbe togliere spazio all’amico di Ibra, che ha chiesto all’agente Martin Dahlin (ex meteora della Roma) di guardarsi intorno per una soluzione alternativa. “Sì, è vero, ci sono stati contatti con i biancocelesti, ma diverse squadre sono sulle tracce”, questa è stata la confessione di Dahlin in esclusiva ai microfoni di Lalaziosiamonoi.it. Sul giocatore è vivo l’interesse della Juventus, a caccia di un sostituto per ovviare alla probabile squalifica di Leonardo Bonucci; anche alcuni club russi hanno richiesto informazioni, e non è da sottovalutare l’ipotesi Milan (anche se il suo amico Ibra ha sposato Parigi). E’ un’operazione complicata, serve il cash, circa 4-5 milioni per convincere il presidente Preziosi a privarsene: si lavora sotto traccia, nessuno vuole cadere in un gioco al massacro scatenando un meccanismo di asta. La Lazio ha dalla sua parte l’ottimo rapporto con Preziosi, un filo conduttore di mercato mai spezzato, e l’interesse del Genoa per Matuzalem e Carrizo. La Gazzetta dello Sport sottolinea proprio l’inserimento del portiere argentino come contropartita, scambio di necessità, le parti ne hanno già parlato.
Nella giornata di ieri vi abbiamo rivelato in esclusiva un altro volto nuovo, stavolta per la corsia di sinistra. Si tratta di Dennis Aogo, classe ’87 di proprietà dell’Amburgo. Solo dodici mesi fa la Juventus si era arresa di fronte ad una richiesta di 10 milioni di euro; una stagione non proprio al top ha arrestato la curva di valutazione del ragazzo, che ora si è attestata intorno ai 6 milioni trattabili. E’ più di una semplice proiezione, Tare lo tiene in estrema considerazione, viene apprezzata l’estrema duttilità tattica: può giocare eventualmente anche come esterno alto nel 4-4-2, così caro al mister in ritiro.
Le trattative con l’Amburgo potrebbero comprendere anche un altro elemento valido: si tratta di Slobodan Rajkovic, 23 anni, connazionale e pupillo di Sinisa Mihajlovic. Chissà se l’attuale tecnico della Serbia non possa vestire i panni di promotore…
DOPPIONI – Nella conta delle figurine i “ce l’ho” primeggiano incontrastati. Soliti nomi, consuete proiezioni, offerte concrete zero. A parte quella per Xandao: il giocatore è già bloccato ma è una situazione congelata, se la Traffic rinuncerà ad alcune pretese sui guadagni di un’eventuale cessione futura, il matrimonio si farà. La Lazio ha finalmente realizzato che la fossilizzazione su determinati obiettivi non ha portato a nulla e sta lavorando su diverse piste, ora però è arrivato il momento di tirar fuori il contante e completare alcuni sentieri di mercato già avviati. Humberto Rever e Rhodolfo costano troppo e la loro adattabilità nel nostro campionato non è cosa certa, meglio puntare su interpreti che già conoscono la parte.
Chi sono? Sugli esterni Federico Peluso, Luca Antonelli e, staccato di un paio di lunghezze, Cristiano del Grosso. Come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, il terzino dell’Atalanta resta un obiettivo, ma è necessario anticipare la nutrita concorrenza. La Juventus sta pensando a lui da diverso tempo e ha già avanzato un’offerta di prestito con diritto di riscatto: ipotesi poco gradita alla dirigenza neroazzurra, ma una chiamata così importante potrebbe scatenare istanze di pressione. Cinque milioni di euro la base su cui trattare, venghino signori venghino.
Per quanto riguarda Antonelli si tratta di una pista percorribile, anche il Palermo lo sta valutando, non è un affare che può sbloccarsi nell’immediato, mentre Cristiano Del Grosso è più una soluzione di ripiego. In quest’ultimo caso tuttavia la Lazio può sfruttare l’interesse del Siena per Sergio Floccari: i toscani hanno già sondato il terreno per un prestito oneroso con diritto di riscatto, Lotito vuole cedere, uno scambio non sarebbe una follia.
Perde valore invece la proiezione per Cristian Molinaro: l’agente ha smentito qualsiasi tipo di contatto, mentre sia Lazio che Palermo nutrono alcuni dubbi su Sebastien Pocognoli, terzino dello Standard Liegi che va testato ad alti livelli.
E al centro? Attenzione alle soluzioni interne, se arrivasse un esterno valido, Radu vestirebbe definitivamente i panni del centrale, con Cana utilizzato come jolly. Ipotesi, pensieri, l’impressione è che nel romanzo dei difensori i colpi di scena alla “Sono io tuo padre” sono programmati per l’ultima settimana di mercato…