Il mental coach Corapi: "Dalla Lazio mi aspetto una reazione feroce. Pedro? Vi spiego..."

20.12.2024 13:35 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Il mental coach Corapi: "Dalla Lazio mi aspetto una reazione feroce. Pedro? Vi spiego..."

Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, il mental coach Sandro Corapi - nello staff biancoceleste in occasione della Coppa Italia del 2013 - ha parlato del momento di casa Lazio. I risultati raggiunti in questa prima parte di stagione e la brutta sconfitta contro l'Inter di una settimana fa: di seguito il suo pensiero. 

"La gestione di un gruppo fuori dal campo si vede anche in campo. Sono tutti coinvolti. Ogni volta che vedo le partite della Lazio, percepisco non ci sia differenza tra chi parte e chi subentra. Chiunque entra può dare un valore aggiunto all'andamento della partita. Tutti sono coinvolti mentalmente e si sentono protagonisti. Si vede da fuori, guardandoli giocare. Baroni ha dimostrato di essere entrato nella testa dei giocatori, che lo seguono. Vuol dire che durante gli allenamenti, nei discorsi che fa è riuscito a entrare nella testa dei suoi. Una sconfitta ci può stare, è stata sonora. Devo dirlo: ben venga, però ora la reazione dev'essere altrettanto feroce. Me lo aspetto".

"Pedro? Questo dimostra quanto l'aspetto mentale ed emozionale incide sulla prestazione. Negli anni scorsi c'erano dei big indiscussi all'interno dello spogliatoio, Pedro non era al centro dell'attenzione. E un campione come lui soffriva di questa situazione. Andando via i big, si è trovato a essere un leader indiscusso per leader per competenza ed esperienza. E quando una persona si sente importante, le prestazioni aumentano in un modo incredibile. Ha sentito la fiducia della società e del mister, si sente più responsabile nei confronti dei compagni, e questo lo porta a guidare con l'esempio, a essere il primo a dover fare delle prestazioni di altissimo livello". 

"Baroni è bravo anche nella comunicazione. Il suo modello comunicativo è vincente dal mio punto di vista. Non è amichevole ma neanche distante dai giocatori. Quando un calciatore reagisce in questo modo in campo, vuol dire che il mister è entrato nella testa. Lui non è tanto morbido, e questo credo che dia ancor più credibilità al ruolo del mister".

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