Delio Rossi: "Lazio rinnovata, ma non capisco il turnover di Baroni..."

25.09.2024 19:00 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Delio Rossi: "Lazio rinnovata, ma non capisco il turnover di Baroni..."
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© foto di Federico Gaetano

Intervenuto in collegamento a Radiosei, l'ex allenatore biancoceleste Delio Rossi ha parlato della Lazio di Baroni in vista della gara d'esordio in Europa League contro la Dinamo Kiev. In conclusione, poi, si è soffermato anche sul suo periodo vissuto in panchina nella Capitale. Ecco cosa ha detto.

“Il bravo allenatore è colui che in relazione al materiale umano che ha a disposizione tira fuori il massimo possibile. Da questo punto di vista mi sembra che la carriera di Baroni parli positivamente. Per questa Lazio rinnovata, con l’uscita di scena di giocatori importanti e storici, ci sta un tecnico come lui che sta facendo bene. E’ in linea con quello che la sua squadra può dare. Se parliamo di Europa, più che per l’approccio, magari gli potrà mancare l’esperienza a questo tipo di partite. Magari, in tal senso, un periodo di adattamento sarà necessario. Sarà un banco di prova anche per lui, ma ha tutte le capacità di fare decentemente sia in campionato che nella competizione continentale. Il tifoso della Lazio ha percepito il coraggio, il modo di intendere il calcio, di questo allenatore.

"Il turnover di Baroni per la gara di questa sera contro la Dinamo Kiev? Questa mi sembra una rosa molto omogenea. Sono convinto che, molti dei calciatori che questa sera giocheranno e che adesso sembrano delle riserve, presto potranno diventare anche dei titolari. Non so perché abbia intenzione di cambiare otto giocatori rispetto a Firenze, ma se andiamo a vedere molti di questi sono dei titolari o possono esserlo. Forse il vero titolare che non gioca questa sera è Zaccagni".

"Pensando alla mia esperienza alla Lazio ho avuto dei giocatori di riferimento ai quali difficilmente rinunciavo. Il primo che mi viene in mente è Angelo Peruzzi. Era un grande portiere ed un leader silenzioso. Poi c’era un grandissimo giocatore come Liverani. Era leader in campo e fuori. Questo tipo di giocatori li vedi nei match contro le grandi squadre, nelle gara che contano. Un altro leader tecnico era Pandev. Molto sottovalutato, poi abbiamo visto che tipo di carriera ha fatto. Lui aveva la capacità di adattarsi a qualsiasi tipo di compagno di reparto. A differenza sua, Zarate era uno di quelli che portava la squadra ad adattarsi a lui”.