Atalanta, Belotti (Lega): "Il caso Gasperini mina la tranquillità del club, come il fallo di Bastos"
Gasperini ha commesso un gesto indifendibile, eppure c'è qualcuno che prova a prendere le sue parti. L'allenatore dell'Atalanta si è reso protagonista di uno spiacevole evento: durante un test a sorpresa dell'antidoping, il tecnico ha inveito contro l'ispettore Nado Italia e costretto uno dei suoi giocatori a tornare agli allenamenti. Per questo il Gasp è stato deferito dal Tribunale Nazionale Antidoping e ora rischia una squalifica di 20 giorni, verrà processato a maggio. Il deputato della Lega Daniele Belotti ha provato a difendere il mister: "La giustizia ad orologeria sbarca anche in Serie A! Fa legittimamente pensare che il ‘processo’ al Gasp venga fissato a distanza di tre mesi dai fatti e, guarda caso, a ridosso della finale di Coppa Italia e della fase decisiva del campionato. Richiedere 20 giorni di squalifica per il mister atalantino in cui non solo non può sedere in panchina nelle ultime gare della stagione ma nemmeno seguire gli allenamenti è decisamente strano – argomenta -. I fatti si sono verificati il 7 febbraio (per altro con nessuna positivita’ al doping), perché viene fissata la sentenza il prossimo 10 maggio? Non si poteva fare prima, in una fase meno delicata della stagione, o addirittura a fine campionato con eventuale squalifica da scontare all’inizio del prossimo?”.
IL FALLO DI BASTOS - "L’Atalanta e i suoi tifosi non hanno dimenticato il vergognoso episodio della finale di Coppa Italia del 2019 con il nettissimo fallo di mano in area del laziale Bastos non rilevato dal Var e ora si aggiunge questa strana tempistica che va a minare la tranquillità e la preparazione della Dea. Spero che gli organi sportivi, per la correttezza del campionato, rivalutino la calendarizzazione del procedimento nei confronti di Gasperini”.