ESCLUSIVA Radiosei - Il mercato di Pedullà: "Per Zàrate non ci sono offerte. Barnetta e Yilmaz? Meglio chiudere prima"
A venti giorni dall'inizio di ritiro di Auronzo di Cadore, il mercato della Lazio vive di molti punti interrogativi e della prima certezza: Ederson è sbarcato a Roma, ha oltrepassato i cancelli di Formello e si è fatto fotografare con Olympia. A questo punto manca solo la firma in calce al contratto, che arriverà comunque nelle prossime ore. Il brasiliano diventa così la prima new entry nella rosa che avrà a disposizione Vladimir Petkovic. Un calciatore di sicuro talento, dotato di grossi numeri, ma che sconta la 'malattia' cronica di molti giocatori carioca: la discontinuità. Già prima della fine del campionato, il presidente biancoceleste Lotito aveva dichiarato che avrebbe acquistato quattro campioni; nei suoi piani, probabilmente Ederson è considerato il primo di questo ventaglio, ma è realistico considerare l'ex centrocampista del Lione un campione? Alfredo Pedullà, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radiosei, non è di propriamente di quest'avviso: "Sul termine 'campione' dovremmo metterci d'accordo - esordisce il noto giornalista sportivo -. Ederson sicuramente appartiene ai buonissimi interpreti del suo ruolo, è un'operazione importante se legata al costo gratuito del cartellino. Di campioni in giro per l'Europa ce ne sono pochi, sono quelli che ti spostano gli equilibri, che si caricano la squadra sulle spalle, che sbloccano la partita nei momenti di difficoltà. Per quanto riguarda Ederson, l'importante è l'aspetto tattico, è capire come giocherà Petkovic con questi interpreti: Zàrate ed Hernanes ce l'hai, ora anche Ederson, Klose è intoccabile e si cerca un altro attaccante. bisogna quindi capire come l'allenatore della Lazio passerà dalla teoria alla pratica". Nella conta delle figurine offensive dell'album biancoceleste, va poi considerato per forza di cose anche Sergio Floccari, che il Parma non riscatterà e che quindi farà ritorno a Roma, in attesa di sviluppi sul mercato: "Floccari rientra in quella categoria di attaccanti, in giro per l'Italia, per cui bisogna aver pazienza, allo stesso modo di Borriello - è il parere di Pedullà -. E' un giocatore che torna alla Lazio con un discreto profitto, grazie agli ultimi gol in campionato. Per giocatori come lui bisogna attendere, il mercato è cambiato nella tipologia e nella tempistica". Se la situazione di Floccari è ancora avvolta dall'ombra, figurarsi quella di Mauro Zàrate: per l'argentino si era parlato ieri di un presunto incontro tra il diesse Tare e l'omologo del Napoli Bigon. Incontro smentito dall'agente di Maurito, Luis Ruzzi, che però ha dichiarato come la piazza partenopea potrebbe essere congeniale alla vena creativa del suo assistito. Secondo Pedullà, l'ipotesi Napoli non sembra poggiare su solide basi, in primo luogo per l'idea tattica che vorrebbe imporre il tecnico Walter Mazzarri: "Su Zàrate al Napoli per ora sono chiacchiere, Mazzarri ha fatto una scelta a favore di Pandev e non può certo giocare con sei attaccanti. La teoria di Mazzarri è Pandev più Cavani e Hamsik, a meno che l'allenatore dovesse entrare nell'ordine di idee di stravolgere l'assetto tattico, schierando Hamsik a centrocampo e giocando con tre attaccanti, ma non l'ha fatto molte volte. A questi vanno aggiunti Insigne e Vargas. Ripeto, siamo a livello di chiacchiere, non c'è una trattativa, non so quanto Mazzarri voglia puntare su Zàrate quanto lo stesso argentino possa aver voglia di andare a Napoli senza la patente da presunto titolare: io credo che lui abbia bisogno di visibilità. In ogni caso, penso che la Lazio debba uscire presto da questo equivoco, perché se per Zàrate porti a casa qualcosa puoi finanziare parte del mercato". D'altro canto, il talento di Haedo rischia di non avere molto mercato, dal momento che il prezzo richiesto dalla Lazio è considerato esoso per buona parte dei club potenzialmente interessati. A questo punto, l'alternativa potrebbe consistere nel valorizzare il "patrimonio" Zàrate, come lo ha definito Tare, direttamente in casa biancoceleste: "Si tratta di capire quale possa essere l'idillio, il trait d'union tra l'allenatore e la società - è l'opinione di Pedullà -, perché nel caso di Zàrate non si tratta di una situazione che riguarda esclusivamente l'aspetto tecnico. In linea di massima, la società non dovrebbe mai intervenire nelle scelte dell'allenatore, ma qui siamo dinanzi a un caso atipico. Io ci punterei, ma questa è una storia ballerina, che corre sul filo e che va seguita con attenzione". Al momento, comunque, nessuna squadra ha mostrato un interesse concreto per l'argentino: "Non c'è una squadra realmente interessata a lui - conferma Pedullà -. Con il Malaga sono state solo chiacchiere, perché loro cercano un attaccante di maggiore spessore. Devi trovare un suo amatore, uno che all'improvviso si ricordi dello Zàrate della prima stagione con la Lazio, ma ad oggi è difficile trovarne uno". L'analisi che l'opinionista di Sportitalia conduce sul mercato della Lazio tocca, poi, altri nomi accostati più o meno concretamente al club biancoceleste. Innanzitutto nega che si mai stata in piedi l'ipotesi Sebastian Giovinco, fresco di ritorno nella Torino bianconera: "La Lazio su Giovinco non c'è mai stata, è sempre stato un discorso tra Juventus e Parma". Quindi offre la propria visione sui due discorsi maggiormente in ballo in questi giorni, il centrocampista svizzero Tranquillo Barnetta e la punta turca Burak Yilmaz: "La Lazio c'è stata su Barnetta, ora c'è più timidamente, ma è stata una situazione non chiara. Sicuramente si è portata molto più su Yilmaz: diciamo che per quest'ultimo è arrivata al 60-70%, mentre per il primo si è fermata al 50-60% e adesso la situazione si è bloccata. Puoi avere anche degli incontri segreti con l'entourage del giocatore, ma se poi non approfondisci non concludi, finendo per far inserire altre squadre, come lo Schalke 04". Per quanto riguarda l'affare Yilmaz, l'opinione di Pedullà non è molto difforme: "Il giocatore avrebbe già deciso se si fosse fatta un'offerta vicina alle sue richieste. Lui non vuole scendere sotto i tre milioni, se tu invece, oltre ai bonus, parti da una base di due milioni e non concludi, attiri altre squadre. Quando non ti metti d'accordo sull'ingaggio, puoi sempre trovare qualcuno che te lo porta via. Per Petkovic Yilmaz è una priorità, ma le priorità appunto vanno soddisfatte, colmando le differenze d'ingaggio... La pista non è tramontata, ma non è neanche in dirittura d'arrivo". Dall'attacco alla difesa: la Lazio cerca un terzino, il bersaglio più apprezzato è l'azzurro Federico Balzaretti, ma il numero uno rosanero Zamparini assicura che il difensore rimarrà a Palermo: "Quello su Balzaretti è un giochino a rialzo - assicura Pedullà -, evidentemente lui prima o poi vorrà fare altre esperienze, anche se si sta comportando in maniera molto professionale con la città e il club. Il timore di Zamparini è quello di non ripetere Nocerino-bis, perso lo scorso anno a parametro zero: se Balzaretti il 25 agosto non avrà rinnovato, il terrore per il presidente è quello di perderlo a paramentro zero... La verità per me è che Balzaretti, Milan a parte, non prenderà in considerazione altre offerte". Per il reparto difensivo, il più grosso punto interrogativo è forse quello su Breno: il futuro del centrale brasiliano è come non mai incerto, sul suo capo pende la spada di Damocle di un processo che potrebbe toglierlo di scena per quanto riguarda il calcio giocato. All'orizzonte, tuttavia, la Lazio non sembra avere in caldo alternative: "Il Cagliari ha preso Rossettini dal Siena - spiega Pedullà - perchè probabilmente darà via Canini, in scadenza nel 2013, ma che comunque non è in orbita Lazio. Difensori in Italia, oggi, è difficile trovarne". Un punto fermo della prossima Lazio, invece, dovrebbe essere Hernanes, su cui le sirene estere sembrano non sortire effetti rivelanti: "L'idea di cederlo sarebbe sorprendente, la scorsa stagione nn fa testo, è stato spesso messo in discussione, mentre il primo Hernanes ha offerto segnali importanti. Io mi auguro che sia un tassello imprescindibile, mi fido delle fonti societarie... Sono cuioso da un punto di vista tattico, con Ederson ed Hernanes conta soprattutto capire la chiave di copertura a centrocampo".