Storia e curiosità della città di Sofia, prossima méta della tifoseria biancoceleste

29.09.2009 19:38 di  Paolo Montemurro   vedi letture
Fonte: www.lalaziosiamonoi.it
Storia e curiosità della città di Sofia, prossima méta della tifoseria biancoceleste

Storia e curiosità della città di Sofia, prossima méta della tifoseria biancoceleste. Sofia,capitale della Bulgaria,è la seconda città più antica d'Europa con i suoi oltre settemila anni di storia. Fondata dai Traci, venne conquistata dai Romani intorno all'anno 29 d.C. che la resero un centro mercantile e capitale della provincia della Dacia mediterranea. Dopo essere stata distrutta dagli Unni nel 447 d.C.,fu ricostruita dall'Imperatore Giustiniano e successivamente divenne il più importante centro di commercio tra l'Europa e l'Oriente sotto il dominio Bizantino. Nel 1382 Sofia venne sottomessa dai Turchi divenendo la splendida capitale del principato turco di Rumelia per oltre quattro secoli. Dopo la liberazione da parte dei Russi nel 1878,divenne indipendente nel 1879 tornando definitivamente sotto il dominio Bulgaro. La città di Sofia ha sempre mostrato di prediligere il modello di vita occidentale rispetto a quello del regime sovietico ed infatti, durante la seconda guerra mondiale,l'atteggiamento filo–tedesco del governo Bulgaro venne combattuto dai sovietici che nel dopoguerra trasformarono la Bulgaria in uno stato a regime comunista. Oggi Sofia è una città gradevole,ricca di verde e con un centro storico godibile e facilmente girabile anche a piedi. Con le sue case di fine secolo ed i caratteristici selciati"ingialliti",la città si mostra al visitatore con un look molto pittoresco che contrasta i tristi edifici legati all'architettura ex –comunista e staliniana. Sofia ha manifestato così l'intenzione di lasciarsi alle spalle una fatiscenza strutturale e culturale, attraverso la tinteggiatura delle facciate dei palazzi,la ripulitura dei luoghi pubblici ed una cura più attenta di tutto il verde cittadino. Forse non avrà il fascino delle altre capitali dell'est europeo,tuttavia sarà bello girovagare nei bulevards del centro dove la privatizzazione dell'economia ha permesso il rifiorire delle attività tipiche legate al piccolo commercio. Bar,terrazze per il caffè,e locali di tendenza si mischiano alle piccole botteghe colorate che vendono tipici prodotti dell'artigianato locale. Se avrete un po' di tempo a disposizione,fate un salto nella grande piazza pedonale Battenberg ed in piazza Sveta Nedelia. Potrete visitare la magnifica Cattedrale neo-bizantina Alexandre –Nevski, oppure i musei nazionali della Storia della Chiesa, il Museo Nazionale di Storia, il Boulevard Osvoboditel, e lo Sveti Georgi, considerato il più antico edificio di Sofia. Se poi avete nostalgia di un aperitivo e della movida, fate un salto in boulevard Vitosha n.130 al locale NERO - trendy food and drink. Non vi annoierete di certo, perché,tra l'altro, gli abitanti di Sofia sono molto socievoli, cortesi e gentili nei confronti di noi italiani. Lo stadio dove si giocherà la partita si chiama Stadio Nazionale Vasil Levski ed è intitolato all'eroe rivoluzionario che porta il suo nome. Ha una capacità di oltre 46.000 posti ed è stato ristrutturato nell'anno 2002. La tifoseria del Levski Sofia ai suoi albori rappresentava le fasce sociali meno abbienti che provenivano dalle periferie della città e schierate su posizioni politiche di destra. Tuttavia, specialmente nell'epoca post-comunista, si è registrata una certa trasformazione all'interno delle tifoserie del Levski e dell'altra squadra della città, il CSKA per quanto riguarda la collocazione politica dei supporters. Entrambe le tifoserie infatti, sono divenute piuttosto trasversali per estrazione sociale ed appartenenza ideologica anche se tra i tifosi del Levski prevale comunque l'identità politica originaria.