RIVIVI LA DIRETTA – Lazio, Gila: “Qui per dimostrare la mia ambizione. Ho scelto…”
Ultimo giorno di presentazioni a Formello. Il primo a prendere la parola in sala stampa è stato Mario Gila introdotto dal ds Igli Tare: “Oggi ho il piacere di presentare Mario Gila, un difensore che è frutto del nostro lavoro di scouting che abbiamo fatto negli ultimi due anni. È stato seguito a lungo, è stato condiviso con il nostro allenatore. Sono contento di aver portato alla fine questa trattativa. È stata una bella sorpresa in questa prima fase di ritiro. Avrà il piacere di giocare con dei campioni veri: è la sua prima esperienza in un campionato professionistico. Gli auguro di onorare questa maglia e di diventare un giocatore di grande livello".
Cosa porti dell'esperienza del Real Madrid?
"L'esperienza che ho avuto con il Real Madrid è stata buona. Esordire con un club così importante è un onore. La Lazio è altrettanto grande, vengo qui per dimostrare la mia ambizione. Sono contento e ringrazio la società".
Cosa ti ha insegnato Ancelotti? Hai parlato con lui?
"Personalmente non ho parlato del mio trasferimento qui. Venire alla Lazio è stata una mia decisione, è stata la mia scelta del primo momento. Conosco la lingua italiana, conosco mister Sarri. So che mi può dare molto come crescita di calciatore".
Cosa ti ha convinto a lasciare la Liga? Quali sono i tuoi riferimenti?
"Quello che mi ha convinto è che si lavora molto a livello tattico, gli spagnoli non hanno la stessa attitudine. E dall'altra parte è l'ambizione di diventare grande come difensore. Il mio modello? Nesta è un giocatore storico, grandioso. Un punto di riferimento per chiunque viene alla Lazio".
Sulla colonia spagnola...
"Non ho avuto l'occasione di parlare con altri compagni prima di venire qui. Ma è una squadra molto unita, sapevo di venire in un club con tanti spagnoli. Mi è hanno accolto tutti bene, anche gli italiani e gli stranieri."
Ti senti un calciatore già affermato o un calciatore che deve imparare ancora tanto?
"Avendo giocato due sole partite con la prima squadra, mi sento più un giocatore del Castilla. Sono venuto qui ancora non pronto per il calcio professionistico, sono qui per maturare e crescere come calciatore."
Che salto è giocare nella Lazio? Cosa vuol dire aver giocato con i campioni d'Europa?
"Passare dal Castilla alla Lazio è un grande salto, mi motiva molto. È stata una fortuna giocare in una squadra così speciale, il Real ha una storia enorme, che ti dà proprio la sensazione del vincere".
Sulle sue caratteristiche...
"Mi considero un giocatore molto fisico, veloce e potente. Devo apprendere molto sulla tattica e sulle richieste di Sarri. La fase difensiva è un qualcosa su cui Sarri lavora molto."