Lazio, vittoria da big: manita al Como e terzo posto agganciato
La Lazio vince ancora. La squadra di Baroni supera il Como per 5-1 in un match che è sempre stato nelle mani dei biancocelesti. Un primo tempo perfetto delle aquile le porta al riposo sul 2-0 grazie al rigore di Castellanos e al sigillo di Pedro. Capitolini che partono bene nella ripresa ma non segnano il terzo gol. Così Fabregas cambia qualcosa e il Como la riapre con Mazzitelli. Pairetto scalda il match con le espulsioni di Braunoder e Nuno Tavares per somma di ammonizioni e i lombardi provano a sfruttare il fattore ambientale. La Lazio si dimostra matura e con Patric e Castellanos arrotonda e poi chiude la sfida. Peccato per le tante occasioni concesse nella ripresa ai padroni di casa che graziano Provedel e soprattutto per il rosso a Nuno Tavares che non ci sarà contro il Cagliari. In pieno recupero arriva anche la prima rete di Tchaouna con l’aquila sul petto. Biancocelesti che salgono a quota 19 e agganciano al terzo posto Atalanta e Fiorentina, per un avvio di stagione da sogno.
FORMAZIONI - Baroni in parte sorprende con soli due cambi rispetto a domenica scorsa. Niente rimescolamento e solo Vecino per l’infortunato Rovella e Pedro per Dia. Tornano Romagnoli e Lazzari ma partono dalla panchina, mentre ancora out Zaccagni.
PRIMO TEMPO - Lazio che parte con personalità e carattere. La squadra biancoceleste alza il bacino e manovra bene il pallone, cercando spesso l’imbucata centrale. La prima conclusione verso la porta è di Castellanos che stoppa e calcia dal limite, ma Audero fa buona guardia. Lazio che arriva bene sulla trequarti, ma difetta di precisione sia nei cross che nei filtranti. Ci prova ancora il Taty con una conclusione dal limite che, complice una deviazione, costringe Audero a mettere in corner. La Lazio inanella angoli e proprio su uno di questi arriva l’episodio che sblocca il match: sponda di Castellanos per Vecino, Dessena devia con il braccio. Pairetto non vede, ma viene richiamato dal Var e assegna il penalty. Dal dischetto, senza Zaccagni, si presenta Castellanos che calcia in maniera perfetta e sblocca il risultato. Sulle ali dell’entusiasmo la Lazio spinge e tre minuti dopo raddoppia: cross di Nuno Tavares per Pedro che insacca. Ottavo assist per il portoghese e cinque gol nelle ultime sei partite per lo spagnolo che si dimostrano due armi in più per Baroni. Il numero 9 prova a fare anche doppietta, ma la sua conclusione esce di poco. Lazio brava a gestire, ma che rimedia i gialli con Castellanos e Vecino. Baroni non si accontenta e incita la squadra a puntare sull’uno contro uno. Espulso per proteste, invece, il preparatore atletico dei padroni di casa. Nel finale ditempo si mette in mostra anche Provedel deviando in angolo un insidioso colpo di testa di Goldaniga. Dopo due minuti di recupero termina la prima frazione.
SECONDO TEMPO - La ripresa inizia con Dia al posto di Noslin, mentre i lombardi inseriscono Da Cunha. Nuno Tavares sfiora il gol su punizione. La Lazio ha la chance per calare il tris poco dopo: cross di Isaksen, Dessena sfiora l’autogol costringendo Audero all’intervento con il piede, la palla resta lì e Dia viene murato al momento della conclusione. Il Como, un po’ a sorpresa, la riapre al 53’: azione sporca in area e Mazzitelli inventa una parabola che bacia il palo e si infila alle spalle di Provedel. Il Como crede nel pari, ma Patric e compagni provano ad abbassare il ritmo. Al 62’ la gara cambia ancora quando Braunoder, già ammonito, strattona Pedro e rimedia il secondo giallo lasciando i suoi in dieci. La superiorità tra appena tre minuti per l’espulsione per somma di gialli di Nuno Tavares. Restano molti dubbi soprattutto per il primo cartellino ricevuto dal portoghese. Dieci contro dieci, Baroni richiama Isaksen (ammonito anche lui) per inserire Pellegrini. La gara si innervosisce complici le scelte di Pairetto che inizialmente ha lasciato correre molto, salvo poi fischiare e ammonire in maniera immotivata. Castellanos disegna una parabola importante su punizione al 71’, ma Audero è attento e salva in corner. Sul tiro dalla bandierina la Lazio cala il tris: cross di Pedro, spizzata di Dia e tocco di Patric che ribadisce in porta. Un po’ di ansia per la lunga attesa nella revisione della rete che dura circa due minuti, ma la rete viene confermata e lo spagnolo esulta due volte. La Lazio però è disattenta e regala una chance enorme a Engerlhardt che calcia fuori dall’altezza del dischetto. Cutrone, invece, calcia sull’esterno della rete. Baroni richiama Pedro e Marusic per Tchaouna e Gigot, ma la Lazio continua a regalare troppo. Patric scivola e spalanca la strada a Cutrone che regala una palla d’oro a Cerri che mette fuori. In avanti, fortunatamente, la Lazio è più glaciale e firma il 4-1: Tchaouna per Dia che serve Castellanos che insacca davanti ad Audero. Lazzari per Patric chiude i cambi e in pieno recupero il terzino firma l’assist per Tchaouna che sigla la prima rete con l’aquila sul petto.
Pubblicato il 31/10