IL PRECEDENTE - Lazio, coraggio e determinazione a Marassi: l'Europa è di nuovo vicina
Stanchezza, infortuni, impegni di fuoco: la Lazio dovrà mettere in campo tutto il coraggio possibile per continuare a correre, non fermarsi. C’è una Champions League da conquistare, un obiettivo da raggiungere. I biancocelesti scenderanno oggi in campo con il Genoa, partita fondamentale per tenere il passo. Il Milan ha battuto l’Atalanta, la Lazio può staccare la Dea e proiettarsi verso l’Europa che conta rimanendo saldamente sulla scia dei rossoneri. A Marassi servirà concentrazione, determinazione e, appunto, tanto coraggio. Elementi che i biancocelesti, proprio in quel di Genova, hanno manifestato sul prato verde il 18 aprile del 2009.
DI MISURA – In quell’occasione, trentaduesima giornata di Serie A, la Lazio si presentò al cospetto del Genoa con grande voglia. Tre punti pesanti messi in tasca al Ferraris dagli uomini di Delio Rossi. Prima di questa gara, i biancocelesti avevano trionfato nel derby. In campo anche Pandev, ora calciatore del Grifone, insieme a Zarate come terminale offensivo. A centrocampo diverse defezioni, che fanno ricordare la situazione attuale: Brocchi e Matuzalem squalificati, Foggia infortunato. Scendono sul prato verde Dabo, Lichsteriner e Mauri in appoggio a Ledesma. In difesa De Silvestri, Diakitè, Rozenhal e Kolarov. Il Genoa parte meglio e subito mette in difficoltà Muslera: colpo di testa di Biava, bravo l’estremo difensore biancoceleste a respingere. Insistono i rossoblù, prima con Thiago Motta, poi con Sculli. Ma, improvvisamente, ecco il risveglio della Lazio: fraseggio e tanto pressing a centrocampo, Genoa in difficoltà. Ci provano prima Pandev, poi Zarate. Poco dopo ancora l’attaccante macedone, lanciato in porta da Mauri, si ritrova solo davanti al portiere: pallonetto delizioso, ma intercettato. Tre minuti dopo Pandev è costretto ad abbandonare il rettangolo verde per uno stiramento alla coscia destra, entra Tommaso Rocchi.
Nella ripresa prova a riprendersi il Genoa, vicino al gol con Sculli: Muslera arpiona prontamente in area il pallone. Ancora Sculli e poi Juric sfiorano il vantaggio, ma la Lazio si difende con ordine e prova a ripartire. I grifoni si scoprono inevitabilmente in difesa, ed è proprio così che nasce il gol dei biancocelesti: Kolarov, al minuto 65’, effettua un lungo lancio per Zarate che se ne va su due difensori genoani e buca Rubinho con un diagonale perfetto. È la dodicesima rete in campionato per l’argentino, assoluto uomo del momento. I padroni di casa tentano l’assalto per rimettersi in carreggiata, ma è ancora la Lazio a sfiorare il raddoppio sempre con il solito Zarate: da solo al centro dell’area viene intercettato da Ferrari, che manda la palla sul palo. Finisce dopo il quinto minuto di recupero la gara. Alcune note negative del match: l'uscita di Pandev, l'infortunio di Diakitè (sostituito da Siviglia) e di Dabo (sostituito da Meghni). Per Delio Rossi è la settima vittoria in trasferta, che gli permette di volare a due punti dalla Roma ferma al sesto posto: è di nuovo visibile l’Europa.