Lazio | Tempesta o quiete? Tudor, Lotito e la necessità di venirsi incontro
La quiete prima della tempesta o un vento di tempesta dietro cui si cela un'improvvisa calma. Il destino della Lazio è appeso a un incontro, qualche rinnovo, la voglia di venirsi incontro e saper temporeggiare. Non è facile visti i profili in gioco. Da un lato il presidente Lotito, che continua a perseguire la sua filosofia. Niente passi più lunghi della gamba. Rivoluzione si, ma diluita nel tempo, sostituendo i partenti e svecchiando la rosa. Il tutto in più sessioni. Dall'altro un allenatore, Tudor, che auspica invece il ribaltone quasi totale. Profili, sui quali si è anche investito di recente, messi alla porta. Ma non solo. Tanti, troppi giudicati inadeguati per il progetto tecnico futuro, per i più disparati motivi: tattici, d'applicazione, d'età e caratteristiche.
Il ds Fabiani nel frattempo continua a muoversi, vuole giocare d'anticipo rispetto al passato, lavora alacremente per tirare fuori dal cilindro l'operazione Kamada e in questo modo andare incontro ai desideri del tecnico, per il quale il giapponese è una colonna imprescindibile del futuro biancoceleste. L'augurio è che in questo modo il tecnico si ammorbidisca, torni il sereno e ci si saluti dandosi appuntamento per le visite mediche 2024/2025 senza gli strascichi di un silenzio che potrebbe risultare tanto fragoroso da increspare l'estate di ritiri e amichevoli. Un qualcosa di già vissuto e da non ripetere.
Pubblicato il 28.05