Lazio - Roma, Lazzari: "Dato il meglio di noi, sembravamo quelli dell'anno scorso"
Fra i grandi protagonisti del derby vinto dalla Lazio per 3-0 va annoverato senza dubbio Manuel Lazzari, decisivo in tutte e tre le reti dei biancocelesti. Una vera spina nel fianco per la difesa della Roma, che quasi mai è riuscita ad arginare i suoi inserimenti. Al termine della sfida l'ex Spal è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel: "Il derby non è una partita come le altre, sapevamo di dover dare il 110% per vincere. La Roma veniva da un bel periodo, noi abbiamo messo tanta aggressività e l’abbiamo sbloccata. Nel secondo tempo non abbiamo smesso, abbiamo trovato il terzo gol e la prestazione della squadra è stata da applausi. Sapevamo che loro avevano due grandi esterni, Spinazzola lo conosco bene, l’ho visto in nazionale. Non era facile saltarlo e l’unico modo era attaccare gli spazi. Noi esterni e gli attaccanti lo abbiamo fatto bene e lì abbiamo vinto la partita. Ti hanno detto qualcosa in campo gli avversari? Ma no (ride ndr). Sono felice di aver dato una mano alla squadra. Se ho fatto una prestazione così è grazie ai miei compagni che hanno sfruttato al meglio le mie qualità. L’abbiamo vinta perché siamo stati aggressivi dal primo al 95esimo e non gli abbiamo permesso di palleggiare".
L'esterno biancoceleste è poi intervenuto anche ai microfoni di Sky Sport: "Sono stati giorni particolari perché il derby è sempre il derby. Sapevamo che dovevamo mettere tanta aggressività e lo abbiamo fatto fino al 95’, la partita l’abbiamo vinta lì. È la terza vittoria di fila quindi la svolta c’era già stata, con Fiorentina e Parma non avevamo giocato come stasera dove abbiamo dato il meglio di noi. Vincere un derby è molto bello e ci dà una spinta in più. Oggi una Lazio incredibile sotto tutti i punti di vista, sembravamo quelli dell’anno scorso. Ora dobbiamo continuare così. Il secondo gol? Sono stato bravo a mettermi davanti con il corpo, Ibanez poi mi tocca con la gamba. Se non fosse stato gol era rigore netto. Tocco con il braccio? No, ho pensato subito al calcio di rigore. Ogni tanto ripenso da dove sono partito, sono stati anni difficili nelle categorie minori dove se sbagli una partita puoi anche smettere di giocare a calcio. Sono contento di essere arrivato in una grande squadra come la Lazio, quest’anno siamo in Champions e non posso chiedere di più".
Pubblicato il 15/01 ore 23:25