Pedro sei eterno: numeri da urlo, nemmeno con Guardiola...
Come un Brunello di Montalcino d’annata, brillante e limpido, intenso e con nerbo, invecchia e diventa sempre più pregiato questo Pedro. Gol anche al Porto per regalare alla Lazio il primato solitario nel mega girone di Europa League. Il terzo in questa edizione della competizione, il sesto in stagione, associato anche a due assist. Pedrito incanta, Baroni se lo coccola. Il canario è rinato, una fenice dopo una stagione travagliata, le voci d’addio in estate, sembrava finita la sua avventura alla Lazio, l’età appariva ormai un macigno insostenibile. Macché, ora è imprescindibile. Un Pedro (quasi) mai visto, nemmeno ai tempi di Barcellona. I numeri sono lì a testimoniarlo. Mai a questo punto della stagione, quindi a inizio novembre, prendendo in esame campionato e coppe europee, Pedro aveva avuto un rapporto migliore tra partecipazioni al gol (marcatura o assist) e minuti giocati.
NUMERI DA URLO - Finora sono 537’ i minuti messi insieme dallo spagnolo in stagione e sono otto le partecipazioni ai gol (sei reti e due assist) della squadra, vuol dire che Pedro entra nelle marcature della Lazio ogni 67,1’. Solo nella stagione 2015/2016, al Chelsea, aveva un rapporto migliore, con una partecipazione ai gol ogni 58’, ma all’epoca i Blues non giocavano le coppe europee, quindi il calcolo è a metà. Se si esaminano le annate in cui Pedrito ha giocato campionato e Champions o Europa League e partendo dalla stagione 2009/2010, la prima nella quale era ormai un co-titolare del Barcellona di Guardiola, i numeri non sono mai stati così positivi.
BARCELLONA - In quella stagione, Pedro s’era fermato, a questo punto dell’anno, a una partecipazione ogni 148’, frutto di quattro gol e zero assist, in 11 presenze e 592’ in campo. Nella stagione 10/11, invece, erano stati 920 i minuti disputati, con due gol e sei assist, e una partecipazione al gol ogni 115’. La stagione 11/12, con tre reti e due assist in 11 presenze e 767’, dice una partecipazione ogni 153,4’, colpa anche di un infortunio che lo frenò a fine ottobre. Numeri simili nella stagione successiva, la 12/13, in cui Pedro segna un gol e fornisce sei assist in 1052’, quindi un gol o un assist ogni 150,2’. Decisamente meglio nel 2013/2014, sei gol e due assist in 16 presenze e 784’, dunque una partecipazione alle reti ogni 98’. Non è positiva l’ultima stagione a Barcellona, quella 2014/2015, quando Pedrito fatica a trovare gol e assist, con una partecipazione per gol ogni 686’, frutto di una sola rete (e zero assistenze) in 686’ giocati tra Liga e Champions.
CHELSEA - Poi il trasferimento in Premier, al Chelsea, la prima stagione è la 15/16, a inizio novembre dice un gol e un assist in 697’, quindi una partecipazione ai gol di squadra ogni 343’. Della stagione 16/17, quella in cui il Chelsea rimane fuori dalle coppe europee, abbiamo detto. La 17/18, vede Pedro segnare tre gol e fornire tre assist in 660’, col risultato di una partecipazione al gol ogni 110’. Nell’annata successiva, la 18/19, quella con Sarri in panchina a Londra, Pedrito gioca 14 volte fino a inizio novembre, con una partecipazione alle reti di squadra che ha una cadenza di una ogni 159’. L’ultima stagione in Premier, quella 19/20, è costellata da infortuni e Pedro fino a inizio novembre gioca poco e non segna, né fornisce assist.
ITALIA - Nell’estate 2020, lo spagnolo approda in Italia, la sua prima stagione tra Serie A ed Europa League, agli ordini di Fonsceca, dice quattro gol e tre assist in 742’, con il canario che contribuisce ai gol di squadra ogni 106’. Poi ecco l’arrivo alla Lazio, di nuovo con Sarri in panchina, Pedro gioca con buona continuità e con quattro reti e tre assist in 1129’, entra nei gol di quella Lazio ogni 161’. Fa meglio nella stagione 2022/2023, con una partecipazione al gol che arriva ogni 119,5’ (4 gol e 4 assist in 18 presenze e 956’), molto meno bene l’anno scorso con 2 reti in 14 apparizioni e 365’, partecipazione che si dilata ogni 182,5’. Sembrava finita, sembrava appunto. Pedro è rinato e non era mai andato così forte.