Lazio, Cataldi e la lettera d'addio: "Ho coronato un sogno, ma la vita..."

31.08.2024 07:25 di  Niccolò Di Leo   vedi letture
Lazio, Cataldi e la lettera d'addio: "Ho coronato un sogno, ma la vita..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Una lunga lettera d'addio, in cui traspare il dolore e la delusione per l'aver dovuto salutare la squadra del suo cuore, per l'aver dovuto ripiegare quella maglia che dal 2006 ha indossato con onore, con voglia di fare e dimostrare, vivendo ogni giorno come un sogno che si realizzava. Danilo Cataldi passa alla Fiorentina, tra il dolore e la sorpresa di tutti i tifosi laziali, di chi lo avrebbe voluto sempre con sé, in squadra, in rosa, al proprio fianco, come ambasciatore di un popolo di cui lui continuerà sempre a far parte. 

"Non avrei mai pensato di trovarmi a scrivere queste righe oggi, nell’ultimo giorno di mercato. La vita però è imprevedibile. Ci sorprende e ci travolge con situazioni inaspettate, impronosticabili. Succede anche nelle più belle e intense storie d’amore, come quella tra me e la Lazio.

Ho coronato il sogno di ogni bambino: giocare ai massimi livelli con la propria squadra del cuore. È difficile descrivere i sentimenti di una giornata così. Amare vuol dire esserci sempre, ma a volte anche lasciar andare. Per me la Lazio è sempre venuta prima di tutto e ho sempre lottato per il suo bene. Non avrei mai immaginato un epilogo così.

“La Lazio ti entra dentro, ti cattura, è lei che ti sceglie”. Mi sono spesso rispecchiato in questa frase del grande Felice Pulici. Ho avuto il privilegio di indossare questa maglia da ragazzino, di difenderne i colori in Italia, in Europa e nel mondo, di portare con orgoglio la fascia da capitano, di rappresentare con fierezza un sentimento che dal 1900 anima migliaia di persone disposte a tutto per un ideale chiamato Lazio. A loro, in questo momento per me così delicato e particolare, vanno il mio pensiero e il mio ringraziamento più sentito. Ogni volta che sono sceso in campo all’Olimpico e ho rivolto lo sguardo agli spalti, in particolare alla Curva Nord e alla tribuna tevere, mi sono sempre sentito al sicuro. In ogni altro stadio, sentendo il loro sostegno dal settore ospiti, non ho mai avuto la sensazione di giocare in trasferta. Nella buona sorte e nelle avversità, nelle gioie e nelle difficoltà, ci sono sempre stati. È proprio vero: la Lazio è la sua gente. E a quest’ultima sarò per sempre grato. Sono sicuro che non farà mancare il proprio supporto alla squadra, composta da veri uomini, che ringrazio per la loro vicinanza e ai quali auguro il meglio. Adesso però è arrivato il momento di voltare pagina e di concentrarmi su una nuova sfida…
Con Lazialità
Danilo".

Pubblicato il 30/08 alle 23.06