Flaminio-Roma Nuoto, il 27 è il giorno della verità. Ma quanti paletti al progetto!
RASSEGNA STAMPA - 27 novembre 2024. È questo il giorno della verità per il progetto Roma Nuoto sullo Stadio Flaminio. In quella data, riferisce Il Messaggero, verrà fatta la valutazione puntuale dei 16 pareri resi: dalla Soprintendenza di Stato all'Urbanistica. La proposta prevede sinteticamente il restauro conservativo del Flaminio, un nuovo perimetro del parco, la riorganizzazione dei parcheggi. Non c'è dunque l'intenzione di toccare le tribune ma lavorare al di sotto delle stess e al di sotto del terreno di gioco che verrebbe abbassato di tre metri rispetto al livello attuale. Verrebbero, inoltre, realizzati 14 negozi di vicinato, 7 sotto ciascuna curva, e un piccolo supermercato. Più tutta la parte sportiva: 4 campi da padel, una pista del ghiaccio e una nuova piscina olimpionica.
I pareri più rilevanti saranno quelli della Soprintendenza, della Mobilità e dell'Urbanistica. Per le Belle Arti la prescrizione è che qualsiasi intervento "non deve pregiudicare in alcun modo la conservazione dell'edificio": quindi, niente demolizioni delle strutture per creare i negozi sotto le curve, ma anche niente "forature o tracce sulle parti originarie" per far passare tubi o cavi. Per non parlare di tutta la parte archeologica: nei documenti che la Soprintendenza aveva chiesto nelle scorse settimane c'era uno studio archeologico che la Roma Nuoto ha prodotto: 64 pagine dense e fitte di reperti e ritrovamenti in un raggio di un chilometro dal cerchio del centrocampo.
Inoltre, il capitolo Mobilità, con la vicinanza del Flaminio con l'Auditorium, Maxxi, Olimpico, Palazzetto dello Sport e, dunque, "la ragionevole certezza che gli effetti dello stadio Flaminio si manifestino in contemporaneità". Da ultimo, l'Urbanistica: serve una variante al Piano regolatore e vanno rifatti i calcoli sulle dotazioni di parcheggi pubblici, privati e verde pubblico.