Dia - Zac e la Lazio vince ancora! Baroni vola al terzo posto
Voluta, inseguita, sofferta, ma alla fine conquistata. La Lazio centra un’altra vittoria pesantissima davanti al proprio pubblico battendo per 2-1 il Cagliari. Una sfida che sembrava in discesa per le aquile che la sbloccano dopo due minuti grazie a Dia. Biancocelesti che però mancano il colpo del ko e finiscono per subire il pareggio a opera di Luvumbo complice la deviazione di Gila. Nella ripresa, Baroni sfrutta la panchina e proprio da lì si alza capitan Zaccagni che dal dischetto è glaciale e trasforma il penalty conquistato da Pellegrini. Lazio che non chiude il match e nel finale corre qualche pericolo sulle ripartenze del Cagliari rimasto in nove per le espulsioni di Mina e Adopo. Lazio che agguanta Fiorentina e Atalanta al terzo posto e avvicina il Napoli capolista, distante ora appena 3 lunghezze.
FORMAZIONI - Baroni riabbraccia Rovella e Romagnoli che riprendono il loro posto in campo. Titolare anche Dia, mentre tocca a Pellegrini sostituire Nuno Tavares. Zaccagni riparte dalla panchina, mentre è assente Patric.
PRIMO TEMPO - Pronti, via e la Lazio passa in vantaggio. Isaksen si conquista una punizione dal limite, Pellegrini la calcia bene, Scuffet respinge corto e il più lesto è Dia che insacca. La rete in apertura permette ai biancocelesti di fare la gara che vogliono e di gestire il match. Controllo palla e sovrapposizioni sulle fasce per la squadra di Baroni che sfiora il bis con il bolide di Castellanos dalla distanza, Scuffet è sorpreso ma la palla si stampa sul palo. Il Cagliari soffre le ripartenze delle aquile e spesso devono usare le maniere forti per evitare il peggio. Così Adopo, Augello e Mina finiscono tra gli ammoniti, mentre tra i padroni di casa è Noslin a rimediare un giallo. Provedel è attento prima su un cross deviato e poi su un’azione personale di Luvumbo lanciato da un errore di Gila. Biancocelesti che abbassano l’intensità e il Cagliari ne approfitta: palla sporca in area, Luvumbo si gira e calcia, palla che colpisce Gila e si infila alle spalle di un Provedel immobile. Un 1-1 in parte bugiardo che è il risultato con cui si va a riposo.
SECONDO TEMPO - Baroni richiama Noslin e inserisce Vecino passando al 4-3-3. L’ex Inter è un pericolo costante in area sarda e la squadra di Baroni alza spesso il pallone alla ricerca dei suoi centimetri. Lazzari e Pellegrini provano a crossare da destra e sinistra, ma la difesa ospite si difende con ordine. Al 58’ cross di Lazzari, Castellanos impatta di testa, Luperto salva quasi sulla riga, palla a Vecino che calcia a colpo sicuro colpendo il fianco del difensore sardo con la palla che si alza e finisce in angolo. Baroni ricorre ancora alla panchina inserendo Pedro al posto di Isaksen. Poco dopo, punizione dello spagnolo al centro, sponda di Romagnoli e tiro al volo di Castellanos che esce di poco. La Lazio aumenta il carico offensivo con Zaccagni al posto Guendouzi. Al 74’ l’episodio che sblocca il match, Pellegrini anticipa Zortea che lo colpisce in area e rigore per la Lazio. Zaccagni dal dischetto è freddissimo e batte Scuffet che intuisce il lato ma non può nulla sulla conclusione perfetta del capitano biancoceleste. Il Cagliari perde la testa e Mina colpisce Castellanos, inevitabile il secondo giallo e il conseguente rosso. Adopo protesta e anche lui rimedia la seconda ammonizione e finisce sotto la doccia. Isolani in nove e la Lazio completa i cambi con Marusic e Dele Bashiru per Lazzari e Dia. Rovella sfiora la prima rete con l’aquila sul petto, ma il suo tiro a girare esce di un niente. Cinque minuti di recupero in cui la Lazio sfiora il tris con Castellanos che impegna Scuffet e Pedro che spara alta la ribattuta. Lazio che soffre forse più del previsto con due uomini in più e il boato del pubblico sui pugni di Provedel sull’ultimo angolo dei sardi mette la parola fine al match e al successo della squadra di Baroni.