Meghni: "Lazio il club più prestigioso in cui ho giocato". E quella gara contro il Werder...

Le parole dell'ex biancoceleste Mourad Meghni che ha raccontato il suo passato e parlato anche di futuro
02.12.2020 10:30 di  Jessica Reatini  Twitter:    vedi letture
Meghni: "Lazio il club più prestigioso in cui ho giocato".  E quella gara contro il Werder...
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© foto di Federico De Luca

Mourad Megni è arrivato alla Lazio con molte aspettative, alcune delle quali rispettate, altre meno a causa soprattutto dei tanti problemi fisici che lo hanno accompagnato nella sua carriera con l'aquila sul petto. Il francese è intervenuto ai microfoni di Radiosei per parlare del passato in biancoceleste e non solo: “Adesso ho smesso di giocare. Futsal? Mi piaceva il calcetto, giocare con gli amici, ma il calcio a 5 non lo conoscevo. Avevo 29 anni e mi hanno detto che non potevo più giocare a calcio. Mi sono operato a tutte e due le ginocchia e abbandonato l’idea di giocare ma dopo un anno e mezzo ho visto che stavo bene e ho ricominciato”.

LAZIO - “Della Lazio ho dei bellissimi ricordi, è stato il club più prestigioso nel quale ho giocato. Ho vissuto la Champions che per un giocatore è la cosa più importante, un po’ di rammarico perché ho avuto molti problemi fisici che non mi hanno fatto esprimere al meglio. Più forte la Lazio di oggi o quella in cui giocavi tu? Difficile rispondere perché avevamo una bella squadra, una bella rosa ma credo la squadra di oggi sia più consapevole oltre ad avere tanta qualità, credo che questa Lazio abbia qualcosa in più”.

DELIO ROSSI - “Delio Rossi è l’allenatore che mi ha preso, il mio primo allenatore della Lazio e sono stato bene con lui. Ho giocato poco è vero ma ricordo che quando sono arrivato alla Lazio tanti giocatori mi dicevano che Rossi faceva giocare sempre gli stessi 11 ma a me ha sempre dato fiducia e mi ha fatto giocare”.

INZAGHI - “Non mi aspettavo che Inzaghi fosse così bravo. Ho parlato poco tempo fa con Dabo e gli dicevo che è una bella rivincita perché quando sono arrivato alla Lazio era un po’ messo da parte sono fierO di lui e anche di Tare anche se in maniera diversa ha trovato un bel ruolo in cui lavora bene. Mi sonO sentito poco tempo fa con Tare e appena si calma un po’ la situazione covid penso di tornare a fare un giro a Roma, mi hanno invitato e con piacere verrò”.

CHAMPIONS - “Contro il Werder Brema è il più bel ricordo di me alla Lazio, era una partita in cui sono riuscito a far vedere le mie qualità. Le partite avrei dovuto farle sempre così anche in campionato, è un bel ricordo ma che associo al rammarico di non aver potuto fare di più con la Lazio”.

FUTURO -  “In panchina non mi ci vedo voglio lavorare come procuratore, manager. In panchina sono troppo vicino al campo e vorrei entrare (ride, ndr)”.

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