Mbappé-PSG, il 15 ottobre il 2°atto davanti alla commissione paritetica della LFP

27.09.2024 20:40 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Mbappé-PSG, il 15 ottobre il 2°atto davanti alla commissione paritetica della LFP
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© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com

La controversia tra il Paris Saint-Germain e Kylian Mbappé è tutt'altro che risolta. La Lega calcio professionistica francese (LFP) ha ordinato qualche giorno fa al club francese di pagare 55 milioni al calciatore, per saldare stipendi e bonus non versati durante la scorsa stagione. Il club della capitale non ha però intenzione di cedere e si è rivolto alla commissione paritetica della LFP, che ascolterà le parti coinvolte nel pomeriggio di martedì 15 ottobre.

A riportarlo è L'Equipe;il PSG aveva deciso di ricorrere in appello la settimana scorsa contro la decisione della commissione legale; qualora andasse male anche in questa sede, potrà essere presentato un altro ricorso davanti alla commissione superiore, posta sotto l'egida della FFF, prima di passare ai tribunali civili e amministrativi e al Tribunale del lavoro.

Le ultime tappe - L'8 agosto, l'ex attaccante del PSG aveva portato la questione degli stipendi e dei bonus arretrati in tribunale, chiedendo alla sua vecchia società il pagamento di 55 milioni di euro. L'11 settembre era stato organizzato un incontro tra gli avvocati di Mbappé e quelli del PSG: la commissione giuridica sembrava aver convinto entrambe le parti a ricorrere alla mediazione, con l'obiettivo di raggiungere un accordo senza andare in tribunale, ma alla fine si è arrivati allo scontro totale.

Il conflitto deriva da un contratto mai firmato dalle due parti nell'agosto 2023, quando Kylian Mbappé fu escluso dalla tournée estiva. In una lettera affidata al suo avvocato, l'attaccante proponeva di ridursi l'importo di alcuni bonus, permettendo così al club di risparmiare, ma l'accordo non fu mai siglato. Così, il giocatore chiede un bonus di 30 milioni lordi (il cosiddetto "premio fedeltà", che avrebbe dovuto ricevere nel settembre 2023), oltre agli stipendi di aprile, maggio e giugno 2024. Il capitano della nazionale francese si è anche rivolto alla UEFA, che potrebbe imporre al PSG il divieto di effettuare movimenti in entrata nelle prossime finestre di mercato.