Maestrelli: "Con questa Lazio si può sognare". Poi rilancia l'invito a Baroni
La manita di Como dopo l'uscita del film su Tommaso Maestrelli. Il film sul 'Maestro' finalmente realizzato, a cinquant'anni dallo scudetto. E poi, a distanza di qualche giorno, una vera "partita del cuore" per Massimo Maestrelli, intervistato dal Corriere dello Sport. Il figlio dello storico allenatore della Lazio non ha nascosto la propria commozione. "Non credo mai che le cose accadano casualmente", il suo commento al 'pieno' di emozioni fatto negli ultimi giorni. Ha parlato della Lazio di Baroni, compatta e convincente nonostante le assenze. Un gruppo che va bene non tanto grazie ai singoli, bensì al collettivo, in cui tutti sono importanti ma nessuno indispensabile. "Come nella Lazio di mio padre", le parole di Massimo.
Poi è tornato a spiegare la decisione di dare, nel caso in cui accettasse, la giacca che fu del Babbo a Marco Baroni: "Mi piacerebbe vederlo con la giacca del Babbo. Gli posso augurare di indossarla come allenatore vincente. Sarebbe un passaggio del testimone, simbolico e non materiale". Il tecnico della Lazio, imbarazzato dall'accostamento, ha spiegato di lavorare alla Lazio da troppo poco tempo e di dover ancora fare risultati per 'meritare' un gesto così forte. Tuttavia, ha detto che telefonerà a Massimo, che nell'intervista non ha fatto alcun passo indietro: "Se dovesse chiedermela, gliela porterei a Formello. A volte le cose succedono così, avverti una magia".
Infine Massimo - chiamato a sbilanciarsi su dove potrà arrivare la Lazio - si è augurato che sarà Champions. La squadra gioca un buon calcio e la situazione attuale consente, perché no, di sognare. Ha svelato che già in estate era fiducioso, perché si trattava di ripartire da zero. E per far ciò, non poteva esserci allenatore migliore di Baroni. Parola di un Maestrelli.