Lazio, per la Champions ci vuole un altro finale: le ultime sette dell'era Inzaghi
La Lazio, reduce dalla brutta sconfitta in trasferta contro il Napoli, si appresta a vivere le ultime sette gare che rimangono da qui alla fine del campionato. A partire dal Milan, per passare a Genoa, Fiorentina, Parma, Roma e Sassuolo, a cui si aggiunge il match, ancora da recuperare, contro il Torino. Per Immobile e compagni si tratterà di un rush finale in cui, in virtù della volontà di lottare fino all'ultimo per un piazzamento Champions, non sarà più ammesso alcun passo falso. La classifica è corta e la Lazio, nonostante la stagione altalenante, non è stata ancora estromessa dalla corsa per il quarto posto, ma servirà un cammino praticamente perfetto negli ultimi impegni della stagione. I precedenti, tuttavia, non fanno ben sperare. Dei 21 punti in palio nelle ultime sette giornate di Serie A, i biancocelesti non hanno mai superato quota dodici punti da quando Simone Inzaghi siede sulla propria panchina.
I NUMERI NEL DETTAGLIO - Il massimo è stato toccato proprio nella primissima stagione di Inzaghi sulla panchina della Lazio. Era l'annata 2015/16 e l'ex attaccante subentrava a Stefano Pioli per guidare la squadra nelle ultime sette partite. In quell'occasione i punti guadagnati furono dodici, arrivati dopo quattro vittorie e tre sconfitte. Due punti in meno quelli conquistati nel primo campionato completo del piacentino. Nel 2016/17, infatti, Immobile e compagni misero in fila tre vittorie, tre sconfitte e un pareggio. La stagione successiva si tornò a livelli più alti: ancora 12 i punti agguantati nelle ultime sette (3 vittorie, 1 sconfitta, 3 pareggi). Il punto più basso, invece, si è toccato nella stagione 2018/19. Le disfatte furono addirittura quattro, mentre i successi solamente due. Aggiungendo l'unico pareggio, il conto è presto fatto: sette punti in sette giornate.
LA STAGIONE DEL COVID - Sono stati dieci i punti collezionati nell'annata calcistica che ha visto la Lazio tornare in Champions dopo anni di assenza. Dopo aver insidiato la Juventus nella lotta al titolo prima del lockdown, i biancocelesti non si confermarono su quei livelli alla ripresa del campionato, perdendo fiducia e posizioni in classifica. Dopo aver "assaggiato" i palcoscenici degli ottavi di finale, per poi essere eliminati nel doppio confronto col Bayern Monaco, i capitolini vogliono che l'Europa che conta sia una consuetudine, uno step fondamentale nel percorso di crescita del gruppo. Ma per farlo bisogna cambiare il finale. E rivoluzionare il trend delle ultime sei stagioni.
Napoli - Lazio, il portavoce Rao: "Episodi sotto gli occhi di tutti, non vogliamo commentarli"
De Luca punge Agnelli: "Superlega? Come la Fiat Duna, la macchina più brutta al mondo"