Lazio, papà Zaccagni: "Vuole diventare una bandiera! Del Piero gli ha detto..."

27.06.2024 10:45 di  Niccolò Di Leo  Twitter:    vedi letture
Lazio, papà Zaccagni: "Vuole diventare una bandiera! Del Piero gli ha detto..."
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Il gol di Mattia Zaccagni contro la Croazia nella serata di ieri ha raddoppiato il proprio valore. In virtù dei risultati sugli altri campi, senza quella rete l'Italia sarebbe stata esclusa da Euro2024, perdendo ogni speranza di difendere il titolo da campione in carica. La rete dell'attaccante della Lazio, però, ha rimesso tutto in gioco, regalando agli azzurri l'accesso agli ottavi di finale. Un'emozione e una gioia che, il padre Fabio, ha espresso così ai microfoni di Tuttosport

"Vedere Mattia segnare un gol così importante con la maglia della Nazionale all’ultimo secondo è stato davvero emozionante. Per tutta la nostra famiglia quella contro la Croazia è stata una notte magica. Bandiera della Lazio? Verissimo. Ha creato un feeling fantastico coi tifosi e i dirigenti. Ci teneva molto al rinnovo e nelle scorse settimane il suo agente Mario Giuffredi l’ha accontentato, trovando l’accordo col presidente Lotito. Mattia è felicissimo alla Lazio e vuole continuare a lungo la sua avventura nella Capitale, dove ha messo su famiglia con Chiara. Dopo Thiago mi renderanno presto ancora nonno, aspettano una bambina: si chiamerà Dea".

GOL ALLA CROAZIA - "Abbiamo fatto una videochiamata subito a fine partita: eravamo al settimo cielo e l’abbiamo travolto con la nostra gioia. Ieri l’ho sentito davvero felice. Mi ha raccontato che l’ha cercato il suo idolo Del Piero per fargli i complimenti. Alex gli ha detto che la giocata con la Croazia gli ricordava la sua contro la Germania al Mondiale del 2006. Se lo dice un campione del genere c’è da crederci. Era per noi un rito seguire la Nazionale nel nostro hotel. Lunedì sera è stato fantastico vederlo protagonista nell’Italia. Al suo gol siamo impazziti. Cos'è successo? Avevo deciso di seguire la gara assieme ad amici e parenti in albergo in mezzo ai clienti. Ci siamo messi a urlare come pazzi: la gioia era irrefrenabile, qualcuno si è lanciato in piscina. Io mi davo dei pizzicotti per essere sicuro che non stessi sognando. Mio cognato nella foga dell’esultanza si è pure fatto male a un braccio…".