Lazio, Immobile al governo: "Diteci se il campionato finisce qui"

L'attaccante biancoceleste ha commentato il decreto emanato dal governo italiano, chiedendo spiegazioni e maggiore chiarezza.
30.04.2020 07:10 di  Gabriele Candelori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Immobile al governo: "Diteci se il campionato finisce qui"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Giorni di interviste in casa Lazio per sentire l’umore dello spogliatoio biancoceleste durante la pausa per la quarantena. Sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3 oggi è toccato a Ciro Immobile. L’uomo copertina della stagione dei ragazzi di Inzaghi ha parlato del nuovo decreto ratificato dal governo: “Sono d’accordo con la società e i compagni. Il presidente ha detto bene su di me e Dzeko, mi sembra pazzesco si debba andare a Villa Borghese anziché a Formello dove abbiamo sei campi e quattro ingressi separati. Potremmo anche non incontrarci mai tra di noi. Credo sia discriminatorio, non sappiamo cosa fare. Molti compagni stanno vivendo questa situazione da soli, non tutti hanno avuto modo di far arrivare la famiglia in Italia. Speriamo di iniziare e far distrarre un po’ la gente in questo momento negativo. Ho letto molto commenti divisi sul tema, noi vogliamo riprendere nella massima sicurezza e con il permesso dello stato. Conoscendo il presidente, il direttore e i compagni sono convinto non si stia facendo polemica, stiamo cercando solo di comprendere le motivazioni di questa scelta. Ce lo dicessero se la ragione è che il campionato non ricomincerà. Tutti i giocatori che sento aspettano solo di tornare in campo per tornare a fare quello che più ci piace, nessuno era contrario alla riapertura. Alcuni non pensano al calcio, per altri è motivo di sfogo: se ci sono le condizioni io ripartirei subito”.

“VOGLIO SPIEGAZIONI”- “Anche sotto l’aspetto economico c’è solo una piccola percentuale in Serie A che può avere problemi, penso piuttosto alle categorie inferiori e chi lavora intorno al calcio. Tante persone stanno vivendo un momento di crisi, come riaprono le altre attività lo stesso deve avvenire per il calcio. Questa è gente che non guadagna come noi, senza sport va in difficoltà: giornalisti, addetti ai lavori… Ho preferito tacere sui social per non fare polemica, ma anche perché mi avrebbero scritto che spingevo per la ripresa del campionato in quanto secondo in classifica e primo per la Scarpa d’oro. A me non frega nulla, io voglio soltanto a fare il mio lavoro, quello che più mi manca. Avrei detto lo stesso anche se avessi fatto cinque gol. Voglio spiegazioni da cittadino italiano, così come le aspettano l’Assoallenatori e l’Assocalciatori. Io non punto il dito contro nessuno, voglio soltanto sapere quando potrò tornare ad allenarmi. Noi siamo pronti a giocare anche con il caldo ogni tre giorni, più di questo non possiamo fare. Io e la mia famiglia abbiamo seguito tutte le indicazioni dello stato”.

UN PO’ DI SVAGO - “Stiamo passando tranquillamente la quarantena tra cucina, serie tv e Playstation. Abbiamo visto la Casa di Carta in un giorno, ora stiamo vedendo The Witcher. Poi sto cercando di far vedere a Jessica Romanzo Criminale, Gomorra le era piaciuta”. Il 29 aprile è un giorno speciale, quello del settimo compleanno per la figlia Michela: “Lei ci tiene particolarmente, ma ha capito perché non ha potuto festeggiare. Abbiamo fatto un ‘fai da te’ che è riuscito bene, le è piaciuto”.

LAZIO, IL PIANO ALTERNATIVO PER GLI ALLENAMENTI

SERIE A, LE PAROLE DI SPADAFORA

CLICCA QUI PER TORNARE ALLA HOMEPAGE