Italia, Spalletti: "Fagioli scelta tecnica. Mi scuso con Locatelli"

Inizia oggi il raduno della Nazionale a Coverciano e la preparazione in vista dell'Europeo in Germania. Per l'occasione, il Ct è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande e alle curiosità dei cronisti sia sui convocati sia su come intenderà affrontare la competizione. Queste le sue parole: "Quando siamo in Nazionale si fanno ragionamenti differenti, siamo sempre convinti di poter star bene perché possiamo andare a pescare in tanti elementi, in tanti calciatori. Se ci facciamo subito il problema di ciò che ci manca si comincia male, abbiamo a disposizione tutto ciò che ci vuole per fare bene. Fagioli innanzitutto è una scelta tecnica, poi per il resto sono due storie un po' differenti rispetto a Rossi. Fagioli ha quella qualità, quell'estro... Gli manca la scocca, lo scontro fisico, ma l'ho convocato per avere a disposizione più cose che ti facciano gestire la partita, il tentativo di trovare più cose per avere la palla noi. Poi il campo valuterà se abbiamo fatto la scelta giusta o quella sbagliata, il ragazzo nell'ultima intervista rilasciata ha detto delle bellissime cose. Ho parlato con lui il giorno della finale di Coppa Italia a Roma, ho avuto fortuna che ci fosse la Juventus così da poterci parlare e mi ha fatto un'ottima impressione. Penso che meriti anche un po' di comprensione, non ha scommesso sulle sue cose ma perché in preda a un momento di difficoltà e non ce la faceva a difendersi da questa tentazione. È stata puramente una scelta tecnica. Zaniolo è un giocatore che a me sembra forte, ma quello che vedo in Zaniolo spero di ritrovarlo in altri calciatori".
"Quali criteri sui tagli e sul Capitano? I criteri saranno di continuare a guardare quello che ci necessita tenendo di conto di tante cose, abbiamo voluto portare 2-3 calciatori in più proprio per avere la possibilità di sostituire la sorpresa. Non è detto che siccome è andato fuori Acerbi, un giocatore con esperienza e che fa parte di un blocco squadra che può darci qualcosa, va fuori per forza un centrocampista o un attaccante. Di difensori siamo in diversi, possono uscire da qualsiasi reparto. Sarà una scelta difficilissima e dolorosissima per come sono fatto io, ma fa parte del ruolo. Per me lasciare la gente fuori mi uccide, mi dà un fastidio enorme. Io ormai ho un'età che mi porta ad emozionarmi. Il Capitano rimane Donnarumma, poi valutiamo giorno dopo giorno, si possono modificare delle cose ma per ora resta Donnarumma".
"Bonaventura è un altro di quelli che mi piange il cuore averlo lasciato fuori, ha una qualità e una squisitezza incredibile. Però poi debbo stare attento anche ai momenti che stanno attraversando alcuni calciatori, a ciò che mi manca in questa squadra in modo complessivo. Le qualità tecniche le ha ma in questo momento l'ho visto un po' col fiato tirato e ho visto che da un punto di vista di composizione di squadra e di rosa potevo aver bisogno di altre cose. Però rimane un giocatore nella nostra cerchia. A me già batte il cuore per ciò che andremo a vivere ed è bene reclutare quante più persone è possibile per essere più forti. A me basta vedere la gente felice, la gente che organizza la propria vita in base all'amore per la propria squadra. Noi vogliamo che, al nostro ritorno, la gente possa essere soddisfatta di noi e l'Italia vuole far toccare con mano questa situazione".
"Esclusione di Locatelli? È un altro dispiacere che ho. Avrò poche reazioni quando lo incontrerò se non quella del dispiacere, sono quelle cose che mi mettono in difficoltà per come vivo io questo ruolo. Locatelli è una persona seria, un professionista altrettanto serio. Buon piede, qualità difensive eccezionali, forse è un po' troppo conservativo per dove sta andando il ruolo. Ma magari da settembre tornerà con noi, mi scuso con lui per non averlo convocato".